Titolo Budapest noir Autore Kondor Vilmos Prezzo Prezzo di copertina € 9,50 Dati 2010, 312 p. Editore E/O (collana Tascabili e/o) |
Budapest 1936. Il protagonista è Zsigmond Gordon, giornalista di cronaca giudiziaria. Un giorno, nell'ufficio di un poliziotto, scopre per caso due foto di una bella ragazza, verosimilmente una prostituta. Quella sera stessa si reca sul luogo in cui è stato trovato il corpo di una giovane donna in una zona malfamata. Con gran stupore di Gordon, la vittima è la stessa ragazza delle foto: gli agenti di polizia non hanno trovato nella sua borsetta nulla che possa far risalire alla sua identità, soltanto un Mirjam, un libro di preghiere femminili ebraiche. L'indagine è difficile, e lo condurrà da una parte verso gli strati più alti della società, dall'altra nel sottosuolo della malavita, tra scenari di aberrante crudeltà e miseria.
Cristina Aicardi ha detto: Il pregio del libro sta nella descrizione della Budapest del 1936: l'Ungheria sta seppellendo il proprio Primo Ministro e si interroga sul futuro del paese sempre più vicino alla Germania di Hitler.
Un giornalista di cronaca giudiziaria ,animato dal desiderio di scoprire la verità sull'omicidio di una giovane prostituta ebrea, si lancia in un'inchiesta che lo porterà nei bassifondi di Budapest, dove scoprirà un mondo di intrallazzi tra politici ,ricchi commercianti e prostitute. Il pregio del libro sta nella descrizione della Budapest del 1936: l'Ungheria sta seppellendo il proprio Primo Ministro e si interroga sul futuro del paese sempre più vicino alla Germania di Hitler. Molto altro nel libro non c'è. La trama non è nulla di particolare e il giornalista "senza macchia e senza paura" risulta un po' noioso. Simpatica la figura del nonno, ex medico, che vuole inventare una marmellata strepitosa e per questo motivo sperimenta vari " intrugli". Una lettura abbastanza noiosa ma si sa, a me il noir non piace.
Un giornalista di cronaca giudiziaria ,animato dal desiderio di scoprire la verità sull'omicidio di una giovane prostituta ebrea, si lancia in un'inchiesta che lo porterà nei bassifondi di Budapest, dove scoprirà un mondo di intrallazzi tra politici ,ricchi commercianti e prostitute. Il pregio del libro sta nella descrizione della Budapest del 1936: l'Ungheria sta seppellendo il proprio Primo Ministro e si interroga sul futuro del paese sempre più vicino alla Germania di Hitler. Molto altro nel libro non c'è. La trama non è nulla di particolare e il giornalista "senza macchia e senza paura" risulta un po' noioso. Simpatica la figura del nonno, ex medico, che vuole inventare una marmellata strepitosa e per questo motivo sperimenta vari " intrugli". Una lettura abbastanza noiosa ma si sa, a me il noir non piace.
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