Recensione a cura di Massimo Minimo
"Niente è mai acqua passata" di Alessandro Bongiorni è il nuovo thriller Sperling & Kupfer recensito da ThrillerPages
Torna il vice commissario Rudi Carrera, già protagonista de La sentenza della polvere. Poliziotto atipico che ama agire di testa propria, Carrera è inviso alle alte sfere; non ha fatto carriera proprio per la sua incapacità di scendere a compromessi. Anche stavolta, dopo aver salvato dallo stupro una giovane prostituta, decide di proteggerla a modo suo, finendo, però, per pagare un prezzo altissimo. Contemporaneamente Beppe Modica, la cui figlia è scomparsa da quattro anni, non si rassegna e avvia una personale e rischiosa ricerca nel mondo della prostituzione. Le strade dei due uomini s’incrociano in una spasmodica lotta contro il tempo, mentre i criminali alzano sempre di più il tiro.
Ambientato in una Milano cupa e violenta, il romanzo si svolge in buona parte durante la notte, quando i marciapiedi della città vengono invasi da povere ragazze sfruttate.
Il racket è in mano a spietati criminali albanesi, cui i nigeriani vorrebbero fare le scarpe. In mezzo a questa guerra per il territorio si muove Carrera, aiutato da pochi e fidati colleghi con i quali ha creato una piccola squadra. Personaggio scomodo, il vice commissario si comporta spesso come uno sceriffo in quel far west che è diventata la Milano notturna. La scrittura di Bongiorni è tagliente come una lama e si adatta perfettamente alle situazioni che descrive: un noir con tutti i crismi del genere, a cominciare dal linguaggio usato e dalle figure che lo popolano.
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