Voto
Siamo sempre a Napoli, ma questa volta nel 2012, non negli anni '30 come nei precedenti libri di de Giovanni . Naturalmente sono cambiati i personaggi, e in parte anche lo stile. Una novità per me positiva, perché la trama risulta sicuramente più avvincente.
Ma basta con i paragoni e raccontiamo qualcosa del libro.
L'ispettore Lojacono, trasferito dalla Sicilia a Napoli per un presunto coinvolgimento con la mafia, si ritrova a dover svolgere un noiosissimo lavoro all'ufficio denunce, fino a che una notte, dato che era l'unico Ispettore di turno, si ritrova come primo testimone sulla scena del crimine di un giovane ragazzo freddato con un colpo di pistola, a distanza ravvicinata. Bastano pochi minuti per far presupporre a Lojacono che questa volta non si tratta della solita esecuzione dettata dalla camorra, contrariamente a ciò che pensano gli ispettori e il sostituto procuratore Laura Piras, giunti pochi minuti dopo.
Ma per l'assassino, soprannominato il coccodrillo, è solo il primo di una serie di omicidi che vedranno sempre coinvolte delle giovani vite, aiutato da una forte indifferenza e dall’ incapacità delle forze dello stato di lasciar perdere la pista della Camorra, andando così completamente fuori strada.
Solo Lojacono e la ricreduta Laura riusciranno ad andare a fondo, mettendosi sulla pista dell'assassino, arrivando così a un finale alquanto imprevisto e inaspettato.
Un libro molto duro che porta a una riflessione sull’ indifferenza rispetto alle tragedie altrui, un romanzo che i genitori ameranno molto perché farà riflettere loro sull'importanza dei rapporti familiari e sulla natura dei sentimenti verso i propri figli.
Concludendo ho trovato il romanzo bello e molto interessante, anche se, per gusto personale, preferisco storie con meno implicazioni sentimentali e personaggi meno stereotipati.
TRAMA: Napoli, così, non l'avevamo vista mai. Una città borghese, inospitale e caotica, cupa e distratta, dove ognuno sembra preso dai propri affari e pronto a defilarsi. È esattamente questo che permette a un killer freddo e metodico di agire indisturbato, di mischiarsi alla folla come fosse invisibile. "Il Coccodrillo" lo chiamano i giornali: perché, come il coccodrillo quando divora i propri figli, piange. E del resto, come il coccodrillo, è una perfetta macchina di morte: si apposta, osserva, aspetta. E quando la preda è a tiro, colpisce. Tre giovani, di età e provenienza sociale diverse, vengono trovati morti in tre differenti quartieri, freddati dal colpo di un'unica pistola. L'ispettore Giuseppe Lojacono è l'unico che non si ferma alle apparenze, sorretto dal suo fiuto e dalla sua stessa storia triste. È appena stato trasferito a Napoli dalla Sicilia. Un collaboratore di giustizia lo ha accusato di passare informazioni alla mafia e lui, stimato segugio della squadra mobile di Agrigento, ha perso tutto, a cominciare dall'affetto della moglie e della figlia. È il giovane sostituto procuratore incaricato delle indagini, la bella e scontrosa Laura Piras, a decidere di dargli un'occasione, colpita dal suo spirito di osservazione. E così Lojacono, a dispetto di gerarchie e punizioni, l'aiuterà a trovare il collegamento, apparentemente inesistente, tra i delitti. A scorgere il filo rosso che conduce a un dolore bruciante, a una colpa non redimibile, a un amore assoluto e struggente.
Titolo Il metodo del coccodrillo
Autore Maurizio De Giovanni
Prezzo di copertina € 17,00
Su Amazon €14,45
Dati 2012, 200 p.,
Editore Mondadori
Disponibile anche in E-Book €9,99
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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
Siamo sempre a Napoli, ma questa volta nel 2012, non negli anni '30 come nei precedenti libri di de Giovanni . Naturalmente sono cambiati i personaggi, e in parte anche lo stile. Una novità per me positiva, perché la trama risulta sicuramente più avvincente.
Ma basta con i paragoni e raccontiamo qualcosa del libro.
L'ispettore Lojacono, trasferito dalla Sicilia a Napoli per un presunto coinvolgimento con la mafia, si ritrova a dover svolgere un noiosissimo lavoro all'ufficio denunce, fino a che una notte, dato che era l'unico Ispettore di turno, si ritrova come primo testimone sulla scena del crimine di un giovane ragazzo freddato con un colpo di pistola, a distanza ravvicinata. Bastano pochi minuti per far presupporre a Lojacono che questa volta non si tratta della solita esecuzione dettata dalla camorra, contrariamente a ciò che pensano gli ispettori e il sostituto procuratore Laura Piras, giunti pochi minuti dopo.
Ma per l'assassino, soprannominato il coccodrillo, è solo il primo di una serie di omicidi che vedranno sempre coinvolte delle giovani vite, aiutato da una forte indifferenza e dall’ incapacità delle forze dello stato di lasciar perdere la pista della Camorra, andando così completamente fuori strada.
Solo Lojacono e la ricreduta Laura riusciranno ad andare a fondo, mettendosi sulla pista dell'assassino, arrivando così a un finale alquanto imprevisto e inaspettato.
Un libro molto duro che porta a una riflessione sull’ indifferenza rispetto alle tragedie altrui, un romanzo che i genitori ameranno molto perché farà riflettere loro sull'importanza dei rapporti familiari e sulla natura dei sentimenti verso i propri figli.
Concludendo ho trovato il romanzo bello e molto interessante, anche se, per gusto personale, preferisco storie con meno implicazioni sentimentali e personaggi meno stereotipati.
Recensione di Diego Thriller
TRAMA: Napoli, così, non l'avevamo vista mai. Una città borghese, inospitale e caotica, cupa e distratta, dove ognuno sembra preso dai propri affari e pronto a defilarsi. È esattamente questo che permette a un killer freddo e metodico di agire indisturbato, di mischiarsi alla folla come fosse invisibile. "Il Coccodrillo" lo chiamano i giornali: perché, come il coccodrillo quando divora i propri figli, piange. E del resto, come il coccodrillo, è una perfetta macchina di morte: si apposta, osserva, aspetta. E quando la preda è a tiro, colpisce. Tre giovani, di età e provenienza sociale diverse, vengono trovati morti in tre differenti quartieri, freddati dal colpo di un'unica pistola. L'ispettore Giuseppe Lojacono è l'unico che non si ferma alle apparenze, sorretto dal suo fiuto e dalla sua stessa storia triste. È appena stato trasferito a Napoli dalla Sicilia. Un collaboratore di giustizia lo ha accusato di passare informazioni alla mafia e lui, stimato segugio della squadra mobile di Agrigento, ha perso tutto, a cominciare dall'affetto della moglie e della figlia. È il giovane sostituto procuratore incaricato delle indagini, la bella e scontrosa Laura Piras, a decidere di dargli un'occasione, colpita dal suo spirito di osservazione. E così Lojacono, a dispetto di gerarchie e punizioni, l'aiuterà a trovare il collegamento, apparentemente inesistente, tra i delitti. A scorgere il filo rosso che conduce a un dolore bruciante, a una colpa non redimibile, a un amore assoluto e struggente.
Titolo Il metodo del coccodrillo
Autore Maurizio De Giovanni
Prezzo di copertina € 17,00
Su Amazon €14,45
Dati 2012, 200 p.,
Editore Mondadori
Disponibile anche in E-Book €9,99
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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
2 Lascia un commento:
E’ il primo romanzo-thriller che leggo di questo autore napoletano e devo dire che per me come primo incontro letterario è stato notevolmente piacevole.
Lo considero un thriller perché come in tutti i thriller ci sono dei morti ammazzati con le indagini della polizia, la figura del serial killer in questo caso chiamato “Il Coccodrillo”. Un killer spietato, paziente che come il coccodrillo studia la sua preda e poi colpisce silenziosamente e si confonde nel’ombra diventa invisibile in attesa della prossima preda. Non sono omicidi efferati sono rapidi indolore un colpo alla nuca secco senza esitazione.
Lo considero un romanzo perché lascia molto spazio ai personaggi l’Ispettore Giuseppe Lojacono con un passato scottante e scomodo tanto da avere un trasferimento dalla Sicilia a Napoli, un divorzio burrascoso, ma con una grande capacità nel fiutare indizi e collegamenti tra le vittime. Darà una mano al sostituto procuratore Laura Piras nell’indagine per la cattura del serial killer dandogli così l’occasione di riscattare il suo nome e il suo grado.
E’ un’indagine basata molto sui particolari, scavando nel passato delle vittime e dei parenti, entrando nella mente del “Coccodrillo” ragionando come lui.
Non è un libro dinamico, veloce, ricco di colpi di scena. E’ un libro scorrevole, curioso, intrigante, mai noioso anzi ti tiene incollato alle pagine, ben scritto ti fa pensare, ti fa riflettere sull’amore, su le persone, su il bene e il male, con un finale sorprendente ma giusto, non poteva che finire così!!!!!!!!
Consiglio la lettura di questo libro a chi vuol conoscere questo nuovo personaggio tenebroso l’Ispettore Giuseppe Lojacono e a chi non ha avuto ancora il piacere di leggere delle opere di questo fantastico scrittore Maurizio de Giovanni.
Paola.B
Ho letto quasi tutti gli altri libri di De Giovanni e del suo modo di scrivere me ne sono innamorata all’istante, garbato e cortese anche quando si tratta di delitti efferati.
Qui non si parla più del commissario Ricciardi, ma l’impronta dello scrittore rimane quasi la stessa in tutto il romanzo.
E’ un giallo ambientato a Napoli, ma in una Napoli grigia e triste,quasi filtrata, non quella allegra e caciarona cui siamo soliti pensare.
L’ispettore Lojacono,insieme al giovane sostituto procuratore Laura Piras, indaga sui delitti di tre ragazzi, che sembra siano avvenuti per mano dello stesso killer spietato.
Anche in questo libro si parla dei personaggi coinvolti in una maniera che finora ho riscontrato solo in De Giovanni.
Emergono i loro caratteri in modo preponderante, quasi che i fatti passino in secondo piano, sembra quasi di conoscerli da sempre.
Si riesce ad entrare quasi nella mente del killer, chiamato il Coccodrillo perché sembra che pianga dopo ogni delitto ed anche perché come quest’animale aggredisce la sua vittima dopo lunghi studi ed appostamenti,senza lasciare nulla al caso.
Fino alla fine, sconcertante, si rimane col fiato sospeso, sperando sempre che non sia quel che sembra.
Nonostante si tratti di crimini violenti e commessi su giovani c’è comunque sempre la sensazione quasi di delicatezza e rispetto verso tutte le persone coinvolte, con le loro storie familiari, a volte terribili, a volte, ma solo in apparenza, dorate.
Nel complesso un libro da leggere assolutamente e non a caso primo nella classifica dei dieci migliori gialli stilata da Thrillerspages.com.
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