mercoledì, agosto 10

Recensione de CECITA' di Josè Saramago


In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione diventa cieca per un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito da questo male si trova come avvolto in una nube lattiginosa e non ci vede più. Le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un'esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l'insensibilità altrui, e qui si manifesta tutto l'orrore di cui l'uomo sa essere capace.
Nel suo racconto fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalità, artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. Ne deriva un romanzo di valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza.

Lo so, non è un thriller ne un giallo ne un noir, ma è un libro che devono conoscere tutti, anche se in molti già lo conoscono.


Recensione di Marta Zelioli:
Cecità mi ha fatto scoprire un nuovo genere di lettura: quando desideri ardentemente leggere un libro perché tutto di lui ti affascina, dalla trama alla scrittura, i suoi personaggi che ti coinvolgono, ogni avvenimento che ti sazia quel tanto per poter proseguire, ma i fatti narrati sono talmente angoscianti che ti senti in obbligo, quasi in dovere, di smettere ogni tanto per riprendere a respirare, guadarti intorno e vedere che ancora vedi, che il mondo non è andato – ancora – in frantumi, che non si è rinchiusi in un manicomio e ti illudi di non essere cieco, tutto sommato. Ti illudi ancora.

“La coscienza morale, che tanti dissennati hanno offeso e molti di più rinnegato, esiste ed è esistita sempre, non è una invenzione dei filosofi del Quaternario, quando l’anima non era ancora che un progetto confuso”. (Pag. 25)

Un contagio. Non è la peste o la febbre gialla, è la cecità, si diffonde rapida e come da copione il panico è dei peggiori. Le prime vittime vengono isolate in un manicomio, i soldati rimangono di guardia alla recinzione e si capisce immediatamente che non hanno la più pallida idea di come gestire la situazione, che ovviamente degenera in tempi brevissimi. Non si può immaginare cosa deve essere divenire tutti ciechi, non poter essere curati perché contagiosi, abbandonati a se stessi, nutriti a stento, terrorizzati dalla malattia, senza informazioni esterne e separati dai propri cari. Non si può immaginare finché non arriva Saramago e non ce lo racconta in queste 276 pagine.

“Orbene, dicono i libri, ma molto di più lo dice l’esperienza vissuta, che chi si alza presto per piacere o chi ha dovuto alzarsi presto per necessità, mal tollera che altri, in sua presenza, continuino a dormire della grossa, e a maggior ragione nel caso di cui si sta parlando, perché c’è una bella differenza fra un cieco che sta dormendo e un cieco cui non è servito a niente avere aperto gli occhi”. (Pag. 87)

Il romanzo si svolge dunque quasi totalmente in questo manicomio, luogo in cui vengono isolati i primi ciechi. Il primo contagio porta il malato nello studio di un oculista, e quindi i primi saranno loro, i presenti nello studio, il farmacista a cui verranno richiesti dei farmaci, il tassista che si trova a dover trasportare uno dei primi ciechi. E’ tutta una catena: da una decina diventano presto un centinaio di persone.
La convivenza è dura di norma, senza necessità di ciechi sporchi, feriti, che vivono insieme in modo coatto e necessitano di aiuto per ogni minima cosa, aiuto che non può essergli fornito, perché il panico ha mostrato l’umanità per ciò che è realmente. Una citazione di cui non rammento la paternità suona più o meno così: “Presto o tardi, l’egoismo umano si tradisce”; non vi è teatro più adatto che un dramma come questo.

“Avanti, caro cieco, vieni avanti, disse da lontano un soldato in tono falsamente amichevole, il cieco si alzò, fece tre passi, ma si bloccò di nuovo, il verbo gli parve sospetto, vieni avanti non è vai avanti, vieni avanti vuol dire verso qui, proprio verso qui, in questa direzione, arriverai dove ti stanno chiamando, incontro alla pallottola che ti sostituirà una cecità con un’altra”. (Pag. 94)

Non bastano naturalmente le difficoltà derivate dal male in se, il ‘male bianco’, così viene definito per la patina candida, il velo che cala sugli occhi al momento del contagio; si aggiungono presto le prepotenze, gli atti di violenza, i soprusi tra gli stessi ciechi.
A mostrarci tutto questo, in parte è la narrazione, in parte è la moglie del medico, l’oculista contagiato, che a differenza degli altri, rimane sana. Non subisce il contagio, non vi è spiegazione al riguardo, sotto molti aspetti sembra essere la prescelta per una punizione più grande. Non è vittima della cecità ma testimone diretto di ogni avvenimento.

“la moglie del medico fu colpita dal silenzio, un silenzio che sembrava occupare lo spazio di un’assenza, come se l’umanità, tutta, fosse scomparsa, lasciando solo una luce accesa e un soldato a sorvegliarla, la luce e un residuo di uomini e donne che non potevano vedere”. (Pag. 136)

Narrato in modo magistrale, un capolavoro assoluto, un libro che intrattiene, insegna… ferisce.
Voto 5/5

Titolo Cecità
Autore Saramago José
Prezzo di copertina € 9,50
Dati 2010, 276 p., brossura
Traduttore Desti R.
Editore Feltrinelli (collana Universale economica)


Manda una recensione a thrillerpage@gmail.com
Condividi su facebook Condividi

Clicca per vedere le ultime recensioni
Hai Facebook? Aggiungiti al gruppo Thrillerpage

1 Lascia un commento:

MrJamesFord ha detto...

Grandissimo romanzo, anch'io l'ho letto e recensito di recente.
Una lettura necessaria.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Cronologia Post

Autori

Agatha Cristie (3) Alberto Custerlina (3) Alessandro Bastasi (9) Alessandro Berselli (1) Alessandro Perissinotto (2) Alessandro Vizzino (2) Alessandro Zanoni (2) Alfredo Colitto (16) Allan Guthrie (1) Andre Helena (5) Andrea Camilleri (7) Andrea G.Pinketts (3) Angela Capobianchi (4) Anne Holt (6) Anthony Neil Smith (2) Ariana Franklin (2) Arnaldur Indridason (3) Arne Dalh (2) Ballario Giorgio (2) Bill James (3) Bret Easton Ellis (2) Brian Freeman (9) Camilla Läckberg (7) Carin Gerhardsen (2) Carlo Luccarelli (3) Carolyn Graham (2) Charles Willeford (2) Charlotte Link (5) Chelsea Cain (3) Chiara Palazzolo (4) Ciro Auriemma (5) Claudio Paglieri (5) Cody McFadyen (1) Cormac McCarthy (2) Cornell Woolrich (1) Dan Simmons (3) Daniel Silva (5) Dean R. Koontz (3) Derek Raymond (4) Dominique Manotti (4) Don Winslow (12) Donald Westlake (2) Donato Carrisi (11) Douglas Preston e Lincoln Child (4) Ed McBain (2) Elisabetta Bucciarelli (6) Elizabeth George (1) Elmore Leonard (6) Eraldo Baldini (2) Fabrizio Canciani (2) Ferdinando Pastori (25) Francesca Battistella (10) Francesca Bertuzzi (3) Francesca Scotti (8) Francisco Gonzalez Ledesma (2) Frédéric H. Fajardie (2) Genna Giuseppe (1) George Simenon (5) George V. Higgins (3) Giampaolo Simi (2) Giancarlo De Cataldo (6) Giancarlo Narciso (8) Gianni Farinetti (1) Gianni Simoni (11) Gianpaolo Zarini (6) Giorgio Faletti (2) Giorgio Scerbanenco (11) Giuliano Pasini (8) Giuseppe Foderaro (3) Giuseppe Leto Barone (8) Greg Iles (4) Harlan Coben (1) Henning Mankell (1) Iain Pears (3) Ian McEwan (2) J. A. Konrath (1) James Ellroy (7) James M. Cain (2) James Patterson (14) James Rollins (6) Janet Evanovich (1) Jean Christophe Grangè (1) Jean Claude Izzo (1) Jean-Patrick Manchette (5) Jefferson Bass (2) Jeffery Deaver (10) Jerker Eriksson (3) Jim Nisbet (2) Jim Thompson (6) Jo Nesbø (12) Joe R. Lansdale (8) John Verdon (2) Jonathan Kellerman (3) Josè Carlos Somoza (3) Justin Cronin (2) Karin Slaughter (9) Ken Follet (2) Laura Costantini (3) Leo Malet (3) Leonard S. Goldberg (2) Linda Castillo (4) Linda La Plante (1) Linwood Barclay (2) Liza Marklund (3) Lorenza Ghinelli (5) Loriano Macchiavelli (5) Luca Filippi (4) Lucia Tilde Ingrosso (6) Luigi Romolo Carrino (4) Maj Sjöwall (1) Marco Bettini (2) Marco Buticchi (4) Marco Malvaldi (8) Marco Vichi (8) Marilù Oliva (6) Mario Mazzanti (9) Mary Higgins Clark (2) Massimo Lugli (5) Massimo Rainer (3) Matteo Righetto (1) Matteo Strukul (9) Maurizio De Giovanni (15) Mauro Marcialis (9) Michael Robotham (3) Micheal Connelly (7) Michele Giuttari (4) Omar di Monopoli (2) Paolo Grugni (5) Paolo Roversi (6) Patrick Fogli (9) Patrizia Mintz (6) Paul Harper (1) Petros Markarism (1) Philip Roth (1) Philippe Claudel (1) Philippe Djian (3) Piergiorgio Pulixi (19) Pierluigi Porazzi (6) Pierre Lemaitre (7) R.J Ellory (2) Remo Bassini (4) Riccardo Perissich (1) Richard Matheson (2) Roberto Costantini (6) Robin Cook (2) Rodolfo Wlash (1) Sabine Thiesler (3) Sam Durrel (3) Sam Neill (1) Sandrone Dazieri (3) Sara Bilotti (11) Sasha Naspini (3) Schätzing Frank (1) Seba&Fra (6) Sebastian Fitzek (5) Seth Grahame Smith (1) Shane Stevens (4) Simone Sarasso (5) Stefano Di Marino (34) Stelvio Mestrovich (4) Stephen King (11) Steve Berry (3) Stuart Macbride (4) Susanna Raule (3) Tersite Rossi (5) Tess Gerritsen (5) Tim Willocks (5) Ugo Barbàra (3) Ugo Moriano (2) Valerio Varesi (6) Victor Gischler (6) William Landay (2) Wulf Dorn (8)

Da non perdere

Da Evitare

NonSoloThriller

Interviste

Post più popolari

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica e viene aggiornato senza alcuna periodicità. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001.