Dati 2009, 423 p.
Editore Einaudi
TRAMA: Johanne Vik, che sa ricavare da casi separati il profilo di un assassino, e Yngvar Stubø, il detective impulsivo e geniale, si sono sposati e vivono con una bimba neonata e l'altra figlia di Vik. Ma Vik sente che la tranquillità è apparente. E ha sempre più paura. Perché sa che nei delitti senza movente che stanno sconvolgendo la Norvegia c'è l'impronta di qualcosa che lei stessa ha fatto di tutto per dimenticare. E che il misterioso assassino seriale ha un obiettivo molto preciso in mente. Qualcosa che non deve assolutamente accadere.
Recensione a cura di Antonia Dettori:
Voto Thrillerpage:
Recensione a cura di Antonia Dettori:
Anne Holt è un’autrice che scrive in modo impeccabile, non tralascia nulla nella descrizione dei personaggi e in questo romanzo sono tanti, in un primo momento ciò potrebbe causare confusione. Ma lei è molto brava a dare la giusta importanza a ciascuno di loro senza “mai spingersi oltre” così da lasciare il lettore in sospeso. L’autrice comunque fa intuire delle cose e sta nell’abilità del lettore costruire i vari legami utilizzando le indicazioni. Questo è il 2° libro (l’altro è “Quello che ti meriti”) di Anne Holt dove sono presenti la coppia di investigatori Johanne Vik e Yngvar Stubo, lei è una profiler sia per abilità personale ma anche per formazione, lui è un poliziotto geniale che ha molto fiuto. Oltre che collaborare professionalmente stanno insieme anche nella vita, ma il loro passato non emergerà mai completamente e questo fa intuire che ci siano delle zone buie.
La Holt, per buona parte del romanzo costruisce l’intrigo, è un continuo mettere insieme elementi riguardanti una serie di omicidi che investe la tranquilla Oslo, sembra quasi certa la presenza di un serial killer. Ma la matassa inizia a sbrogliarsi nelle ultime cento pagine, questa parte tiene il lettore inchiodato al libro proprio per il continuo bersagliare di azioni. Direi che questa autrice si rivela molto brava in quello che è il genere psicologico, è un’ottima conoscitrice dell’animo umano e inoltre emergono dei temi sociali come l’omosessualità, le varie distorsioni dei personaggi famosi. Quando si arriva a fine lettura, sembra che l’assassino sia lì a portata di mano e invece non è per niente scontato, il lettore apprezzerà una conclusione che fa riflettere.
Voto Thrillerpage:
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