TRAMA: L'Alligatore è un ex cantante di blues. Ingiustamente condannato a sette anni di carcere, gli è rimasta addosso la fragilità degli ex detenuti e l'ossessione della giustizia. Ha messo a frutto le sue "competenze" e le sue conoscenze nella malavita divenendo un investigatore molto particolare: più a suo agio nel mondo marginale ed extralegale che tra poliziotti e magistrati, ricorre volentieri all'aiuto di strani "personaggi", primo fra tutti Beniamino Rossini, un malavitoso milanese con il quale ha stretto una bella amicizia malgrado le differenze culturali e di temperamento. I due intuiscono presto che gli omicidi di due donne, imputati a un povero tossico, sono in realtà maturati nei corrotti ambienti di una certa borghesia di provincia...
Recensione di Antonia Dettori:
La prima edizione di questo romanzo è del 1995, fa parte della serie dell’Alligatore, ovvero Marco Buratti che “viaggia” insieme al grande amico Beniamino Rossini. I due, per un certo periodo, hanno condiviso l’esperienza carceraria e insieme sono protagonisti di una serie di vicende che non si esauriscono con questo romanzo. I due “investigatori” riescono a risolvere alcuni casi sia perché sono dentro gli ambienti malavitosi e poi hanno delle abilità personali, inoltre Rossini è uno che con “i ferri” ci sa fare sul serio. Entrambi si trovano molto bene nel mondo extra-legem, meno negli ambienti di polizia e magistratura, molto spesso ricorrono all’aiuto di vecchie conoscenze del carcere. In questo romanzo ruota quasi tutto sulla figura di Alberto Magagnin, tossico ma che ha scontato 16 anni di carcere per un omicidio che non ha commesso. Si descrivono gli ambienti borghesi dove compaiono una serie di professionisti, ma hanno un vizietto…
La narrazione di Massimo Carlotto fornisce una buona mappatura di quello che è il nord est, in certi tratti del racconto è molto crudo, soprattutto con le scene di sangue ci va giù pesante. Ma comunque con la descrizione dei personaggi, modi di vivere e azioni, l’autore dimostra di conoscere perfettamente quello che vuole “sentirsi dire” il lettore. Una delle poche “leggerezze” di Carlotto è la parte musicale di questo romanzo, peraltro molto interessante poiché l’Alligatore è uno dai gusti molto raffinati essendo un ex cantante di blues.
Voto Thrillerpage:
Intervista a Massimo Carlotto: http://thrillerpages.blogspot.com/2011/06/intervista-massimo-carlotto.html
Ultimo libro di Massimo Carlotto: http://thrillerpages.blogspot.com/2011/04/dopo-11-anni-di-vita-onesta-giorgio.html
Le recensioni sono personali, e noi non siamo dei critici ma dei semplici lettori. Aggiungendo commenti a questo post e facendo nuove recensioni aiuterete questo blog a bilanciare i giudizi. Grazie.
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