"Eric Ambler"
Uno scrittore sottovalutato
Di Giuseppe Mosca
Eric Ambler conosce un'infanzia felice, secondo un'autobiografia (Here Eric Ambler, 1985) che riporta con umorismo e modestia la prima parte della vita di quello che diventerà il maestro del moderno romanzo di spionaggio. Divenuto ingegnere nel 1928, Ambler preferisce occuparsi di pubblicità, mestiere che eserciterà fino alla seconda guerra mondiale. Arruolato, resterà nell'esercito britannico per sei anni, dove serve nelle squadre cinematografiche, scrivendo sceneggiature e partecipando alle riprese sui luoghi di battaglia (in questa occasione incontra John Huston). Dopo la guerra tenta senza successo l'esperienza hollywoodiana. Scrive alcune sceneggiature, ma ritorna presto al romanzo. Decide di rientrare in Europa nel 1958. Continua a scrivere numerosi romanzi fino al 1981. Eric Ambler darà un contributo fondamentale ad elevare al rango di letteratura nobile il thriller, un genere che questo autore privilegia poiché gli permette di esprimere le sue opinioni politiche; sarà però sempre attento a non cadere nell'illusione delle utopie. I suoi personaggi sono persone ordinarie, per la maggior parte dei casi divenute spie senza volerlo, antieroi sballottati da forze più grandi di loro. Spesso Ambler utilizza la sua esperienza d'affari e la sua formazione come ingegnere per rendere credibili i racconti, aiutato da un umorismo tutto britannico e da una scrittura inappuntabile. "Insieme a Somerset Maugham e Graham Greene ha portato l'intrigo internazionale a dignità d'arte. È il maestro di Ian Fleming, con i suoi personaggi errabondi ed efficienti ha precorso James Bond" (tratto dalla back cover di "l'eredità Schirmer", Garzanti, 1965)
Eric Ambler scriveva storie di spionaggio, ma non era uno scrittore qualunque.. Si disse una volta che senza di lui e senza Graham Green lo spionaggio non sarebbe un genere, ma uno sporco mestiere..e per entrambi questi autori è stato coniato il termine di <serious Thriller>(ovvero contraddistinti da realismo, serietà morale e letteraria e ideologia antifascista). Ambler ha dato spessore letterario e dignità culturale alle 'spy story'..che in una mia recensione qui su aNobii ho definito "intinte di Noir".. Perchè nelle sue storie il perno centrale non è più costituito solo dall'avventura e dall'azione ma da questioni di ordine politico e i protagonisti(gente comune) si trovano sballottati in storie più grandi di loro..immersi nel fango e nella disperazione..dove conosceranno il cinismo e la spietatezza..e dove il "potere costituito" vincitore del gioco detterà condizioni e regole.. Un grande autore Noir da rivalutare! Tra i suoi capolavori: "Epitaffio per una spia", "Il Caso Schirmer", "Il Levantino" e "Tempo Scaduto"..tutti editi dalla Adelphi.
Giuseppe Mosca
Giuseppe Mosca
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