Recensione a cura di Massimo Minimo
"Ai morti non dire addio" di Brian Freeman è il nuovo thriller edito da Edizioni Piemme e recensito da ThrillerPages
L’omicidio di una ragazza riporta il detective Jonathan Stride indietro nel tempo. Esattamente a nove anni prima, quando era ancora sposato con Cindy e la migliore amica della moglie era stata condannata per l’uccisione del coniuge. Il collegamento fra i due casi è la pistola, la stessa usata per entrambi i crimini. Stride si era dunque sbagliato all’epoca e aveva contribuito a mandare in prigione la persona sbagliata? Nel frattempo il detective è alle prese con la scomparsa di una serie di giovani donne avvenuta proprio a Duluth. Anche la sua vita privata è a un bivio: diviso fra il ricordo della moglie morta e l’amore per Serena Dial, Stride dovrà prendere una difficile decisione.
Con la consueta maestria Brian Freeman ci guida attraverso varie vicende, tutte appassionanti, che s’intrecciano fra loro e si sciolgono in un finale sorprendente.
Alternato fra passato e presente, il romanzo dedica ampio spazio ai protagonisti e alle loro vicende personali. Ciò non toglie che la trama gialla resti comunque fondamentale e piena di colpi di scena. Il tutto a conferma della grandezza dell’autore, uno dei principali esponenti del thriller moderno.
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