Dove tutto brucia..........Mauro Marcialis
Grande noir, potente, senza sconti. 2006, l'Italia festeggia la vittoria ai mondiali, Reggio Emilia, la vita di quattro poliziotti entra in un inferno senza ritorno; oltre a loro attori sono: corruzione, droga, omicidio, pedofilia e nemmeno troppo di striscio snuff movies. C'è anche un inquietante io narrante. Globalia, centro commerciale, che custodisce loschi e inconffesabili segreti. Dicevo la corruzione, filo conduttore insieme al ricatto, cemento di una piramide, dove nessuno, nemmeno chi è all'apice, può uscire perchè ricattabile dalle consorterie. Una spirale di violenza crescente coinvolge il lettore in scene raccapriccianti dove si crede di aver raggiunto il limite, ma ogni pagina successiva pretende il primato. Altro argomento, la pedofilia e Marcialis non risparmia le descrizioni di particolari dolorosi, anche per il lettore. La scoperta, la schedatura, l'abominio di tale mercato. Pagine pesanti, tutto senza scampo, se non a tratti; sorprendedoci, esce il lato umano di alcuni poliziotti, persino il desiderio di essere visti e amati. Insomma un noir per palati forti, scrittura potente, ridotta quasi al minimo e forse anche per questo così incisiva. Degno seguito de La strada della violenza.
Voto 4/5
Trama
9 luglio 2006: Shakira ancheggia sulle tribune dello stadio di Berlino prima del fischio d’inizio della finale della Coppa del Mondo. Italia contro Francia: il Belpaese è incollato agli schermi televisivi. Quattro poliziotti di Reggio Emilia agiscono indisturbati: fanno irruzione in una fabbrica di cinesi clandestini per estorcere denaro, e poi s’infilano in un pub per costruirsi un alibi credibile con la complicità del gestore. Ma la notte di quella che, in città, definiscono la “polizia speciale” è appena iniziata. Il maresciallo della Guardia di Finanza Lorenzo Rollei conosce i loro loschi affari e li costringe a irrompere in un casolare, dove alcuni esponenti delle F.A.R.C. colombiane stanno sorvegliando un impressionante carico di cocaina.
È roba che brucia. Giorgio Garlini, il capo della squadra, se ne rende conto col primo colpo di pistola che annuncia la cruenta sparatoria: lui e i suoi ragazzi hanno appena superato il confine della loro etica criminale, uccidendo.
Inizia così, la loro discesa negli inferi. Inizia con l’Italia campione del mondo e i festeggiamenti in tutte le piazze. Inizia con quattro colombiani morti e le informative artefatte per giustificare gli omicidi. Per la squadra, superare quel confine significherà trovarsi coinvolta in un vortice di crimini devastanti, gestiti da una loggia segreta di cui fanno parte uomini delle istituzioni, dell’alta finanza e del crimine organizzato.
E arrivati a questo punto, sarà forse impossibile, per tutti loro, continuare a respirare.
3 Lascia un commento:
Wooowww... Il libro di Marcialis è un viaggio gratuito verso l'abisso. L'autore si diverte a gettare il lettore nelle sabbie mobili e vederlo affondare. Pedofilia, droga,corruzione, omicidi, massoneria, servizi segreti sono gli argomenti di un libro torbido, violento, affascinante. Complice una scrittura immediata e senza fronzoli il ritmo è incalzante con pochissime pause e difficilmente si riescono a staccare gli occhi dal libro. Una lettura che visto l'argomento bambini-pedofilia non mi sento di consigliare come regalo di Natale per la suocera se non appassionata thrillerista ma una lettura per gli amanti del genere assolutamente da non mancare per un autore che si sta rivelando libro dopo libro una magnifica scoperta!
La strada della violenza era un pugno nello stomaco, questo libro è un'altra discesa all'inferno che ti mette ko definitivamente.
Quando non vedi l'ora di avere una pausa per riprendere a leggere, quando ti rimangono dentro le parole, quando in fondo in fondo al cuore c'è un pezzetto che fa male, ma male tanto tanto, ecco, vuol dire che il libro che stai leggendo ti lascerà un segno e te lo ricorderai molto a lungo. Marcialis è bravissimo in questo, ti fa accapponare la pelle, ti trascina in un gorgo senza fine, ti sbatte in faccia pezzi di fango insanguinato. Semplicemente splendido.
romanzo bello. ben scritto. avvincente. tosto, anche troppo.
purtroppo di certe cose non se ne parla abbastanza.
complimenti a Marcialis per aver affrontato il tema della pedofilia senza scendere nella retorica e nella pietà.
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