Colpi di scena, svolte inaspettate, e uno dei cattivi più brillanti mai creati dal genio del thriller: uno degli autori non solo più venduti, ma più amati in Italia. Un’adolescente fragile e inquieta, uno psicopatico fin troppo lucido, la corsa contro il tempo di due genitori travolti dal senso di colpa: tutto il brivido del Deaver più classico.
Titolo La figlia sbagliata Autore Deaver Jeffery Prezzo di copertina € 18,50 Dati 2010, 358 p., rilegato Traduttore Baiocchi M.; Tagliavini A. Editore Rizzoli (collana Rizzoli best) |
Megan è un’adolescente in crisi per il divorzio e il disinteresse dei genitori, soffre di disturbi della personalità, ha tentato il suicidio gettandosi da un ponte. Quando riceve la telefonata di uno psicologo che sostituisce per quella settimana il suo terapeuta, si presenta senza sospetti all’appuntamento. Aaron Matthews, dopo averla sedotta, la narcotizza, e la trascina con sé in un viaggio insanguinato da una serie di delitti. Matthews porta avanti un piano perfetto, costruito con lucida follia e animato da una feroce sete di vendetta. Solo il padre di Megan, tormentato dai sensi di colpa, potrà strapparla a un destino segnato. Ma prima dovrà salvare la propria vita.
Sonia Favaro ha detto: Deaver è un maestro nel farti precipitare nei vortici dell'angoscia
Thriller Psicologico Multiplo.
Le menti da tenere sotto la lente di ingrandimento sono più di una, l' indagine stessa è racchiusa all'interno del nucleo familiare, la figura del detective al quale Deaver ci ha abituati questa volta è marginale. Deaver è un maestro nel farti precipitare nei vortici dell'angoscia, ora sei la vittima ed un minuto più tardi sei il carnefice, in un continuo capovolgimento di fronti.Eccellente la descrizione di luoghi, personaggi e stati d'animo, più che leggere un romanzo sembra di assistere ad un film ben diretto.
Le menti da tenere sotto la lente di ingrandimento sono più di una, l' indagine stessa è racchiusa all'interno del nucleo familiare, la figura del detective al quale Deaver ci ha abituati questa volta è marginale. Deaver è un maestro nel farti precipitare nei vortici dell'angoscia, ora sei la vittima ed un minuto più tardi sei il carnefice, in un continuo capovolgimento di fronti.Eccellente la descrizione di luoghi, personaggi e stati d'animo, più che leggere un romanzo sembra di assistere ad un film ben diretto.
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Adriano Fiorini ha detto:
finito di leggere "la figlia sbagliata" di Jeffery Deaver....devo essere sincero,mi aspettavo qualcosa di più..la storia è abbastanza scontata a parte un colpo di scena misero le ultime 20 pagine...ve lo consiglio in quanto la lettura è molto scorrevole ma non aspettatevi i soliti colpi di scena "Deaveriani"...il libro è presentato come thriller psicologico ma,francamente, di psicologico ha ben poco,solo una storia pseudo malata di un dottore che rapisce una ragazza per vendetta nei confronti dei genitori di lei (soprattutto del padre)..un pò m'ha deluso ma ve lo consiglio lo stesso!
Libro di una decina di anni fa, pubblicato per la prima volta nel '96 solo in Inghilterra , poi rimaneggiato e ripubblicato nel 2000 negli Usa ed ora in Italia. E' già il Deaver migliore, non quello del ciclo Pellam e della trilogia di Rune. E' uno "stand alone" senza i personaggi seriali che abbiamo imparato a conoscere. E' un thriller puro, senza uso di indagini sofisticate e macchinari tecnologici,alla Rhyme per intenderci.Ritmo serrato, trama ben congegnata, scorrevole ,con un interessante risvolto psicologico.
Il suo stile è inconfondibile: azione, adrenalina, imprevedibilità.
Si inizia e si finisce in un attimo.
E’ un libro che ho divorato in appena due giorni, sinceramente non pensavo mi piacesse così tanto anche perché le recensioni non lo considerano tra i più belli che Deaver ha scritto. E invece personalmente mi ha preso fin dall’inizio, a mio parere quest’autore, di cui avevo letto soltanto Il collezionista di ossa, ha un modo di scrivere che trascina. Credo che non sia soltanto una questione di colpi di scena che si susseguono l’uno all’altro, ma la trama è inquietante al punto giusto.
Nel costruire la figura dello psichiatra e quella di Tate è stato eccezionale, entrambi i personaggi sono due abili manipolatori della parola.
"Con le parole puoi arrivare al cuore della gente, convincerla a fare tutto quello che vuoi. Parole. Non si vedono, ma sono l'arma più pericolosa del mondo"
Megan la svitata viene sequestrata da un folle psichiatra, Matthews. La storia si snoda sulle vicende di un rapimento, e l’autore ne approfitta per raccontare una serie di conflitti familiari e coniugali che hanno vissuto i genitori della ragazza.
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