Enrico Pandiani nasce una cinquantina d’anni fa a Torino. Riesce a superare abbastanza velocemente questo handicap e comincia a provarle tutte. Passa indenne o quasi attraverso le elementari e le medie. Fin dalla più tenera età tiene in mano una matita o un pennarello o un pastello con i quali disegna praticamente tutto il giorno. Crescendo questo diventa un’hobby a tempo pieno e in seguito una distrazione a scuola.
All’età di quatttordici anni, tuttavia, avviene un incontro che lo segnerà per la vita nei comportamenti e nel modo di parlare. Uno zio un po’ goliarda e a tratti sboccacciato gli presta un volume delle avventure del commissario Sanantonio della Sureté. Colpo di fulmine.
Negli anni successivi scriverà a mano, in bella calligrafia corsiva, una decina di avventurette ispirate a quelle del famoso commissario. Conchiuse ognuna nel numero di pagine di un quaderno a righe, saranno il divertimento dei vicini di casa che come unica critica gli consiglieranno, volendo scrivere di donne nude, di vederne prima almeno una.
Intanto disegna. Riesce a superare la maturità scientifica grazie ad alcune illustrazioni per una ricerca sui dinosauri, altra passione, che colpiscono molto favorevolmente la giuria, cioè, la commissione. Tipo che lo passano con un insperato cinquantaquattro.
Comincia a scrivere e disegnare storie poliziesche a fumetti in maniera più professionale di quanto faceva a scuola. Riesce a pubblicarne alcune sul Mago di Mondadori e in seguito su Orient Express.
Mentre è sotto militare tutte le riviste di fumetti d’autore italiane chiudono i battenti. Si ritrova sergente e disoccupato con la necessità di trovarsi un lavoro. La facoltà di Architettura che frequenta da qualche anno non l’attrae più di tanto, tipo che costruire case non è proprio quello che gli interessa.
Nel 1986 trova perfino una che lo sposa.
Chiamato da un amico, comincia una collaborazione con La Stampa, il quotidiano di Torino, che diventerà col passare del tempo il suo Angelo Sterminatore.
Continua nel frattempo a scrivere inizi di romanzi che regolarmente si arenano verso la metà. Avido lettore e divoratore di qualsiasi cosa scritta non è comunque deciso ad arrendersi.
Apre nell’89 uno studio di grafica con un socio. E scrive, continuando ad avere grandi idee per fulminanti incipit che non trovano mai una conclusione.
Fino al gennaio del 2007. Improvvisamente arrivano i finali e verso la metà di maggio termina il suo primo romanzo completo, Les italiens, che verrà pubblicato all’inizio del 2009.
E intanto disegna, disegna, disegna…
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