LA BALIA
di
Petros Markaris
Kostas Charìtos, commissario dal volto umano e appassionato lettore di vocabolari, cambia i suoi consueti itinerari. In questa sua nuova avventura approda a Istanbul per una vacanza. Almeno nelle intenzioni, visto che il demone dell'indagine torna a visitarlo nella persona di un greco, uno dei pochi rimasti nell'antica Costantinopoli. Maria, una anziana conoscente dell'uomo, la sua balia, è scomparsa, e lui non sa come districarsi nella ricerca. Così Charìtos, solo apparentemente spaesato nei babelici scenari turchi, saprà ricostruire con arguzia, talento investigativo e grande ironia una fitta e complessa rete di vendette personali, soprusi, ingiustizie che faranno luce su quella misteriosa scomparsa. Ancora una volta Petros Markaris tesse una trama condotta con la precisione di un orologiaio, un affresco a tinte forti delle contraddizioni, dei colori, degli odori della società mediterranea.
Cristina Aicardi ha detto: "Il commissario Charitos non riesce mai a conquistarmi completamente, nonostante questo sia il libro a mio avviso migliore dei tre che ho letto."
"Il commissario Charitos non riesce mai a conquistarmi completamente, nonostante questo sia il libro a mio avviso migliore dei tre che ho letto.
La trama è ben costruita, i personaggi ben delineati e Charitos è indubbiamente un personaggio simpatico; divertente come sempre il suo rapporto con la moglie Adriana. Quello che ho veramente apprezzato in questo libro è la descrizione realistica ed ironica del rapporto dei greci con i sempre poco sopportati vicini turchi.
Lo stesso autore è nato ad Istambul e faceva parte della minoranza greca in Turchia,i romei, protagonisti del libro. Markaris descrive e paragona senza alcun tipo di pregiudizo e con un occhio molto critico greci e turchi, Atene ed Istambul.
Il romanzo è ambientato appunto ad Istambul che ci viene descritta come una città piena di contraddizioni, sospesa tra storia e modernità,tra oriente ed occidente.
Certo però che la fissa per le strade ed il traffico Markaris non la perde mai...speravo che, in trasferta e senza la sua Mirafiori, mi fosse risparmiata la descrizione del traffico e dei problemi di parcheggio ed invece, anche qui, la lunga sfilza di nomi di strade non manca.."
Kostas Charìtos, commissario dal volto umano e appassionato lettore di vocabolari, cambia i suoi consueti itinerari. In questa sua nuova avventura approda a Istanbul per una vacanza. Almeno nelle intenzioni, visto che il demone dell'indagine torna a visitarlo nella persona di un greco, uno dei pochi rimasti nell'antica Costantinopoli. Maria, una anziana conoscente dell'uomo, la sua balia, è scomparsa, e lui non sa come districarsi nella ricerca. Così Charìtos, solo apparentemente spaesato nei babelici scenari turchi, saprà ricostruire con arguzia, talento investigativo e grande ironia una fitta e complessa rete di vendette personali, soprusi, ingiustizie che faranno luce su quella misteriosa scomparsa. Ancora una volta Petros Markaris tesse una trama condotta con la precisione di un orologiaio, un affresco a tinte forti delle contraddizioni, dei colori, degli odori della società mediterranea.
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