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domenica, agosto 7

Recensione de IL MANUALE DEL CONTORSIONISTA di Craig Clevenger


Le overdose di Daniel Fletcher si possono contare sulle dita della sua mano sinistra, dato che in quella mano di dita ne possiede sei. Daniel Fletcher è anche Christopher Thorne o John Vincent o Vincent Dolan o Eric Bishop, o qualsiasi altra combinazione gli venga in mente quando gli chiedono l'identità. Del resto la sua arte è quella del falso: falsificare ogni tipo di documento, dalle carte d'identità ai certificati di matrimonio. Craig Clevenger offre con questo libro un noir crudo e cattivo.

Recensione a cura di Cristina Aicardi: 
Una narrazione sobria, stringata ed incisiva che catttura sin dalla prima pagina e ci trascina nella vita di un uomo che nasce con un'anomali alla mano sinistra...e una particolare propensione all'osservazione del prossimo, alla contraffazione ed all'imitazione. Non è solo la sua mano che vuole nascondere, ma la sua abilità e i suoi "spaccadio" senza rimedio, lancinanti dolori senza causa apparente che lo portano vicino a fatali overdose. Tutto questo lo porta a trasformarsi nel contorsionista del titolo , con una vita spesa a nascondersi, a mimetizzarsi ed a fuggire dal passato e dagli i ingranaggi di uno stato che lo vuole giudicare, analizzare, incasellare. una vita spesa a inventare nuove vite, per dimenticarsi la propria. Clevenger riesce a farci intrufolare nella mente del protagonista, creando sin da subito una grande empatia e costruendo un noir atipico, pieno di melanconia e dolore, ma assolutamente affascinante.
Voto 4/5

Titolo Il manuale del contorsionista
Autore Clevenger Craig
Prezzo di copertina € 15,00
Dati 2005, 257 p., brossura
Traduttore Caronia A.
Editore Mondadori (collana Strade blu. Fiction)


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