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domenica, luglio 7

Recensione BLACK, BLACK, BLACK di Marta Sanz

Recensione a cura di Massimo Minimo

I genitori di Cristina Esquivel, uccisa in un condominio di Madrid, non si rassegnano al fatto che la polizia non abbia arrestato l’assassino. Convinti che sia stato il marito della figlia, un muratore marocchino, incaricano il detective Arturo Zarco di trovare le prove. Zarco è un personaggio “sui generis”, lontano dalle figure di detective presenti nella letteratura gialla. Indolente al limite della pigrizia, è stato sposato per due anni prima di trovare il coraggio di dichiararsi omosessuale. L’ex moglie, Paula, subisce ancora il suo fascino ed i due si intrattengono in lunghe telefonate che finiscono per diventare dei veri e propri duelli verbali, in un continuo botta e risposta. Alla fine sarà proprio la donna a risolvere il caso e sollevare il velo di ipocrisie e meschinità che circonda il condominio luogo del delitto.
Sin dalla sua struttura il romanzo in questione si dimostra atipico: è, infatti, diviso in tre parti, ognuna delle quali ha un narratore diverso che racconta le vicende in prima persona. Nello specifico, il nucleo centrale è rappresentato dal diario di Luz, una delle inquiline, nelle cui pagine sembra essere contenuta la soluzione del mistero. Il tutto non fa che aumentare la confusione di Zarco, facilmente suggestionabile e rapito dall’attrazione per il giovane Olmo, figlio di Luz. Mentre il detective si perde in citazioni di libri e pellicole classici del genere giallo, Paula si arma di pazienza e coraggio per venire a capo dei complicati rapporti che regolano la vita del condominio, simile ad un alveare in cui sono tante le api pronte a pungere.
Proprio per la particolare struttura, il romanzo non è di facile lettura e richiede molta attenzione per non lasciarsi sfuggire il benché minimo particolare. La sua originalità e la sua bellezza stanno anche in questo, in un gioco di specchi teso a sovvertire ogni possibile conclusione cui il lettore sia giunto.


TRAMA: È passato un anno da quando Cristina Esquivel è stata trovata strangolata nel suo appartamento. L'omicidio è avvenuto in un condominio come tanti, il cortile interno percorso dai panni stesi e dagli echi della vita di tutti i giorni. La polizia ha archiviato il caso senza soluzione, ma i genitori della donna sono certi che il colpevole sia il muratore marocchino con cui la figlia era sposata. Ed è per incastrare quell'uomo, l'arabo, che ingaggiano un detective. Arturo Zarco indaga a modo suo, con l'aria sorniona e distratta di chi realmente non indaga, impegnato soprattutto a trasformare la grigia realtà in un romanzo di Chandler, o di Agatha Christie. Perché Zarco è un investigatore molto poco convenzionale: indolente, disilluso, suggestionabile. Turbato dal fatto che gli altri possano leggergli i pensieri nella testa. Offuscato dall'attrazione per un giovane ambiguo e solitario che colleziona farfalle e parla come un professore quarantenne. La sua più stretta confidente è Paula, con cui Zarco è stato sposato per due anni prima di cominciare a subire il fascino degli efebi. Con lei si sente al telefono, le parla dell'indagine, affonda il colpo e si difende. Tra i due corre un flusso elettrico di devozione e risentimento. E se non fosse per Paula, quel mondo di ordinaria follia - il saliscendi di scale e di voci, spirale di meschinità e reticenze - forse per Zarco non avrebbe risposte.

Titolo Black, black, black
Autore Sanz Marta
Prezzo di copertina € 18,00
Dati 2013, 302 p., brossura
Traduttore Cirillo Sirri T.
Editore Nutrimenti  (collana Greenwich)


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