Recensione a cura di Massimo Minimo
L’ispettore Andrea Lucchesi è appena tornato in servizio dopo un lungo periodo di convalescenza seguito ad un infarto. Mentre indaga su una serie di furti di opere d’arte, conosce un bizzarro personaggio soprannominato Cartesio. Con questa sorta di moderno filosofo, l’ispettore instaura un rapporto di quasi amicizia. E quando Cartesio si troverà in una brutta situazione, il poliziotto farà di tutto per aiutarlo.
Secondo libro dedicato all’ispettore di origine eritrea che ha ereditato la pelle scura dalla madre; questa caratteristica genetica continua a creargli qualche problema a causa dell’ignoranza della gente. Con le donne, invece, Lucchesi riscuote sempre un gran successo: dall’ex moglie alla collega Carolina Marchesi, passando per la contessa Urbinati che gli è rimasta nel cuore sin dalla precedente indagine. Il vero amore dell’ispettore è la figlia Alice, che cresce a vista d’occhio ed è ormai diventata una ragazzina.
Nel romanzo assistiamo ad un evolversi dei rapporti fra i due, sempre più uniti. Dal punto di vista della trama gialla questa seconda avventura rappresenta un piccolo passo avanti rispetto alla precedente. Qui si va oltre l’indagine sui furti d’arte ed il finale riserva una svolta nella vita e nella carriera del protagonista. Resta troppo, tuttavia, lo spazio dedicato alle avventure sentimentali di Lucchesi, con risvolti quasi comici come l’incontro con il “donnone” sull’autobus.
TRAMA: È cambiato Andrea Lucchesi. Ha sfiorato la morte e, se questa volta ha vinto lui, il prezzo che ha dovuto pagare è alto: adesso ha paura. Paura di ogni sigaretta che accende, di ogni bicchiere che si concede, ma soprattutto paura di essere, di restare solo. Forse è per questo che un giorno, uscendo dalla Questura milanese di piazza San Sepolcro, Lucchesi si accorge di quell'uomo, che, all'angolo di via del Bollo, dispensa saggezza ai passanti, a chi ha tempo per fermarsi ad ascoltare un vecchio, un filosofo. Lucchesi ha tempo, adesso, per ascoltare, per capire. Sì, è cambiato l'ispettore Lucchesi. Ma non è il solo. Se l'indagine su una serie di furti d'arte in cui si troverà coinvolto appena rientrato in azione è fin troppo vicina a quella risolta pochi mesi addietro, in realtà nulla è come prima. Le persone che ha incontrato allora sembrano divertirsi a sovvertire ogni aspettativa: la contessa Urbinati, il commissario Pepe, i collezionisti d'arte, la collega Marchesi,.. Nulla e nessuno è come sembra, per Andrea Lucchesi, che per risolvere questo caso dovrà esser disposto a svelare e accettare verità amare sulle persone all'apparenza a lui più vicine. Verità che cambieranno la sua vita per sempre.
L’ispettore Andrea Lucchesi è appena tornato in servizio dopo un lungo periodo di convalescenza seguito ad un infarto. Mentre indaga su una serie di furti di opere d’arte, conosce un bizzarro personaggio soprannominato Cartesio. Con questa sorta di moderno filosofo, l’ispettore instaura un rapporto di quasi amicizia. E quando Cartesio si troverà in una brutta situazione, il poliziotto farà di tutto per aiutarlo.
Secondo libro dedicato all’ispettore di origine eritrea che ha ereditato la pelle scura dalla madre; questa caratteristica genetica continua a creargli qualche problema a causa dell’ignoranza della gente. Con le donne, invece, Lucchesi riscuote sempre un gran successo: dall’ex moglie alla collega Carolina Marchesi, passando per la contessa Urbinati che gli è rimasta nel cuore sin dalla precedente indagine. Il vero amore dell’ispettore è la figlia Alice, che cresce a vista d’occhio ed è ormai diventata una ragazzina.
Nel romanzo assistiamo ad un evolversi dei rapporti fra i due, sempre più uniti. Dal punto di vista della trama gialla questa seconda avventura rappresenta un piccolo passo avanti rispetto alla precedente. Qui si va oltre l’indagine sui furti d’arte ed il finale riserva una svolta nella vita e nella carriera del protagonista. Resta troppo, tuttavia, lo spazio dedicato alle avventure sentimentali di Lucchesi, con risvolti quasi comici come l’incontro con il “donnone” sull’autobus.
TRAMA: È cambiato Andrea Lucchesi. Ha sfiorato la morte e, se questa volta ha vinto lui, il prezzo che ha dovuto pagare è alto: adesso ha paura. Paura di ogni sigaretta che accende, di ogni bicchiere che si concede, ma soprattutto paura di essere, di restare solo. Forse è per questo che un giorno, uscendo dalla Questura milanese di piazza San Sepolcro, Lucchesi si accorge di quell'uomo, che, all'angolo di via del Bollo, dispensa saggezza ai passanti, a chi ha tempo per fermarsi ad ascoltare un vecchio, un filosofo. Lucchesi ha tempo, adesso, per ascoltare, per capire. Sì, è cambiato l'ispettore Lucchesi. Ma non è il solo. Se l'indagine su una serie di furti d'arte in cui si troverà coinvolto appena rientrato in azione è fin troppo vicina a quella risolta pochi mesi addietro, in realtà nulla è come prima. Le persone che ha incontrato allora sembrano divertirsi a sovvertire ogni aspettativa: la contessa Urbinati, il commissario Pepe, i collezionisti d'arte, la collega Marchesi,.. Nulla e nessuno è come sembra, per Andrea Lucchesi, che per risolvere questo caso dovrà esser disposto a svelare e accettare verità amare sulle persone all'apparenza a lui più vicine. Verità che cambieranno la sua vita per sempre.
Titolo Il filosofo di via del Bollo
Autore Simoni Gianni
Prezzo di copertina € 12,00
Dati 2013, 277 p., rilegato
Editore TEA (collana Narrativa TEA)
Disponibile anche in ebook a € 9,99
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