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martedì, settembre 25

Recensione ACQUE TORBIDE di A.Novelli e G.Zarini


Il nuovo romanzo del duo savonese Novelli e Zarini e pubblicato da FratelliFrilli editore ci regala un protagonista che certo non sfigurerebbe in un ufficio polveroso di West Hollywood. L’investigatore Michele Astengo è un disilluso, solitario, accanito fumatore che si guadagna da vivere fornendo ai pochi clienti che ha le prove dei tradimenti dei rispettivi coniugi; un uomo duro e tutto d’un pezzo che vive il proprio cinico mestiere come un vero stile di vita.
Per un personaggio di questo genere Genova sembra essere lo sfondo perfetto, anche se in realtà la città è molto più che uno sfondo: il capoluogo ligure diventa a tutti gli effetti un co-protagonista e gli autori hanno il pregio di farla sembrare l’unica città davvero adatta ad un investigatore che vorrebbe essere l’erede nostrano di Sam Spade e di Philip Marlowe.  Non certo il mare con le coste affollate di turisti quanto i vicoli stretti, i caruggi, dagli angoli aspri dove batte poco il sole, quelli in cui si nascondono i personaggi e gli avvenimenti più oscuri della città, che animano la vita e le imprese del protagonista.
Gli ingredienti sono quelli dell’hard-boiled più classico, un tradimento, una donna misteriosa e gli eventi che si complicano terribilmente, invischiando politica, malavita e cadaveri che si accumulano. L’epilogo purtroppo non è dei più fantasiosi e l’ostinata ricerca del colpo di scena si perde in un intreccio fin troppo facile da ricostruire. Nell’insieme è comunque un romanzo godibile e l’esperimento di trasferire un genere poliziesco prettamente americano è riuscito grazie forse proprio alla Genova che gli autori ricreano (che un po’ ricorda la calda Marsiglia di Izzo) ma che d’inverso rende ancora più irreale un genere già un po’ grottesco di per sé.
La trama seppur buona risente di uno sviluppo troppo rapido e il finale arriva troppo presto e l’esito è molto meno spettacolare di quanto si vorrebbe, ma resta comunque un buon romanzo adatto a riempire un fine settimana autunnale ed uggioso.

Recensione di Raffaella Colombi


TRAMA: Michele Astengo è un investigatore privato disilluso dalla vita e dal genere umano. Non ama troppo le complicazioni. Innanzitutto quelle sentimentali.
Un lupo solitario, insomma.
Ha un ufficio a Genova, in Salita San Matteo, e i casi di cui si occupa più frequentemente sono quelli di adulterio. Soldi facili, poca fatica e soprattutto poco coinvolgimento personale.
Pedinare e attendere il momento giusto. Cogliere l’attimo del tradimento, immortalarlo e fornire prove inconfutabili al cliente. Tutto qua.
Un giorno però la sua polverosa routine viene scompaginata da un caso apparentemente ordinario.
Tutto parte dall’incarico conferitogli dalla moglie dell’assessore regionale all’ambiente, Luca Tessori. Chiede le prove dell’infedeltà del coniuge e Astengo non si tira indietro, anche perché il caso si prospetta remunerativo. Ben oltre il tariffario normale.
Ne pedina così il marito, accertandone l’infedeltà. Ma niente è quel che sembra.
Per Michele Astengo è troppo tardi tirarsi indietro. Ormai è finito in un gioco più grande di lui. L’unico modo per non farsi stritolare è giocare. Fino in fondo…


Titolo: Acque torbide per l'investigatore Astengo
Autore:  A. Novelli e G. Zarini
Dati: brossura, 2012, 166 pagg.
Su Amazon €8,93
In formato e-book 5,49
Editore: FratelliFrilli editore, i Tascabili noir

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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
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1 commento:

  1. SCUSATE MA NESSUNO SI E' ACCORTO CHE E' UNA VOLGARISSIMA SCOPIAZZATURA DEL FILM "CHINATOWN" DI ROMAN POLANSKY??? POSSIBILE CHE SI POSSA PUBBLICARE UN PLAGIO COSI' EVIDENTE SENZA CHE NESSUNO SE NE ACCORGA???

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