Recensione a cura di Massimo Minimo Voto
Racconto che risale al 1937 e precede di due anni la pubblicazione de “Il grande sonno”, primo romanzo dell’autore in cui appare Philip Marlowe. Ne "La giada cinese" il protagonista è un altro detective privato, John Dalmas, che si trova coinvolto nel furto di una preziosa collana con annesso omicidio. La faccenda si rivela più complicata di quel che potrebbe sembrare e Dalmas avrà bisogno dell’aiuto di una giovane tanto in gamba quanto curiosa.
Nelle poche pagine del racconto appare evidente lo stile asciutto di Chandler, caratterizzato, in particolare, da dialoghi serrati. Non mancano le scazzottate ed il whisky scorre abbondante anche nei bicchieri delle signore. Tutti argomenti che hanno contribuito a fare dell’autore il re dell’hard boiled.
Racconto che risale al 1937 e precede di due anni la pubblicazione de “Il grande sonno”, primo romanzo dell’autore in cui appare Philip Marlowe. Ne "La giada cinese" il protagonista è un altro detective privato, John Dalmas, che si trova coinvolto nel furto di una preziosa collana con annesso omicidio. La faccenda si rivela più complicata di quel che potrebbe sembrare e Dalmas avrà bisogno dell’aiuto di una giovane tanto in gamba quanto curiosa.
Nelle poche pagine del racconto appare evidente lo stile asciutto di Chandler, caratterizzato, in particolare, da dialoghi serrati. Non mancano le scazzottate ed il whisky scorre abbondante anche nei bicchieri delle signore. Tutti argomenti che hanno contribuito a fare dell’autore il re dell’hard boiled.
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