Recensione a cura di Patrizia Seghezzi Voto**/5
E' il secondo libro di Gianini che leggo, il primo, Black out, mi era piaciuto.
Questo decisamente meno. La partenza del libro è ottima, una serie di efferati omicidi con annessa decapitazione. E a morire sono persone molto in vista, in posti di potere e molto conosciuti.
La trama si dipana, si cerca di capire chi può o possono essere i colpevoli.
Le indagini vengono assegnate al colonnello Trevis, a capo di un gruppo scelto.
Bravo il colonnello Trevis, ma a me personalmente risulta piuttosto antipatico, con questa menata del suicidio della moglie, con queste donne che vanno e vengono, eliminate dalla sua vita per questa incapacità di amare e di mettersi in gioco.
Le indagini proseguono e.... a un certo punto la svolta.
Ecco, un finale così a sorpresa mi ha spiazzato, ma in maniera negativa, sembra quasi che l'autore voglia a tutti i costi sorprenderci con un colpo da maestro. Io l'ho trovato molto forzato e non mi è piaciuto per niente.
TRAMA: Thriller o noir? Noir o thriller? Difficile classificare questo romanzo, dove all'introspezione del protagonista si sovrappone una vicenda di sanguinosi omicidi in cui i cadaveri di esponenti di rilievo della società vengono decapitati. Da ogni pagina della narrazione trapela una domanda angosciante mai espressa esplicitamente e tuttavia assillante: l'atavica questione sul significato dell'esistenza umana. Un punto di vista forse non nuovo, ma qui esposto con una certa inquietante originalità legata anche, seppure marginalmente, allo sviluppo delle scienze medica e biologica ed ai conseguenti inevitabili risvolti etici. Nemmeno Dio è perfetto; perché allora dovrebbero esserlo le sue creature?
Titolo Nemmeno Dio
Autore Gianini Claudio
Prezzo € 10,00
Dati 2006, 168 p., brossura
Editore Edizioni Clandestine (collana Narrativa tascabile)
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