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lunedì, maggio 2

Recensione de L'ODORE DI ACIDO DI QUEI GIORNI di Paolo Grugni

Titolo L' odore acido di quei giorni
Autore Grugni Paolo
Prezzo di copertina € 16,50
Dati 2011, 284 p., brossura
Editore Laurana Editore
(collana Rimmel narrativa italiana)

Leggi la recensione e la trama del libro

Alessandro Bellezza si sveglia tutte le mattine prima dell'alba e percorre per ore la zona tra Persiceto e San Giacomo del Martignone. Il suo mestiere è recuperare dall'asfalto i cadaveri degli animali ammazzati dagli automobilisti ed evitare ulteriori incidenti in una delle tratte più pericolose dell'Emilia. Un mestiere bizzarro. Un tempo però Bellezza era un chirurgo. Poi, suo malgrado, è stato coinvolto dalle Brigate Rosse in un fatto di sangue e ha perso tutto, compresi moglie e figli. Ora vorrebbe solo starsene tranquillo, ma la sera del 15 dicembre 1976, rientrando a casa, ai margini della strada trova una donna apparentemente morta. La raccoglie. E scopre che non è morta. Comincia così la vicenda serrata di "L'odore acido di quei giorni", che porta Bellezza all'inseguimento di un assassino che sembra nascondersi tra le file di Ordine Nuovo. Sullo sfondo c'è l'Italia raccontata da Radio Alice, in cui gli studenti universitari si scontrano con le forze dell'ordine, scoppiano le bombe e la politica perde progressivamente di vista la gente. Paolo Grugni torna al marzo bolognese del 1977 e ci porta con sé. In un atto d'amore per un'idea di paese che avrebbe potuto essere, ma poi non è stato. Alla scoperta di verità che avrebbero dovuto rimanere celate e che troveranno compimento vent'anni dopo.


Massimo Minimo ha detto:
Un tempo Alessandro Bellezza era un chirurgo; ora, invece, ha perso lavoro, moglie e figli. Per sopravvivere si è inventato uno strano mestiere: raccogliere dalla strada i cadaveri degli animali uccisi dagli automobilisti. Le sue giornate passano così nella provincia bolognese, fra l’indolenza e la speranza di recuperare il rapporto con i figli che l’ex moglie ha portato via. Una gelida sera di dicembre, però, la sua vita cambia radicalmente: trova il cadavere di una donna e lo porta nel suo ambulatorio. Solo che la donna non è morta ed è in possesso di uno scottante dossier su cui molti vogliono mettere le mani. Alessandro viene così trascinato nella ricerca di un feroce assassino che ha protezioni molto in alto. Unico loro alleato un maresciallo dei carabinieri fedele ai propri principi.
Il romanzo si svolge fra la fine del ‘76 ed i primi mesi del ‘77, durante uno dei periodi più bui del nostro Paese. La narrazione si alterna ai comunicati di “Radio Alice”, che riferiscono di manifestazioni di piazza, occupazioni universitarie, attentati e violenti scontri in cui spesso ci “scappa” il morto. Il tutto accompagnato dalla descrizione di una provincia, quella bolognese, in cui è ancora forte l’eco della Resistenza partigiana. L’invio dei mezzi blindati nel capoluogo emiliano da parte dell’allora Ministro degli Interni Cossiga segna la fine del sogno di un’intera generazione.
E la bomba alla stazione del 2 agosto 1980 dimostra che forse lo scottante dossier non è solo un’invenzione letteraria……

Il mio giudizio sul libro è ampiamente positivo. Ho apprezzato la ricostruzione storica degli avvenimenti, che ha richiesto un lungo periodo di ricerca. Bella anche la descrizione della vita di provincia, in particolare di quella bolognese, con i personaggi ed i luoghi caratteristici che la contraddistinguono: il bar dove tutti si ritrovano per fare due chiacchiere, la bottega del barbiere fonte di notizie che fanno presto a circolare in un ambiente così piccolo.
Aggiungo, infine, il sentimento che ha prevalso in me alla fine della lettura: la rabbia, perchè tanti degli avvenimenti narrati sono reali ed ancora oggi, dopo più di 30 anni, c'è chi ha interesse a tenerli avvolti in un alone di mistero.

Voto: 1 2 3 4 5

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