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martedì, maggio 17

Recensione de ALLA FINE DI UN GIORNO NOIOSO di Massimo Carlotto

Titolo Alla fine di un giorno noioso
Autore Massimo Carlotto

Prezzo di copertina € 15,00
Dati 2011, 208 p., rilegato
Editore E/O


Leggi la recensione, la trama e guarda il booktrailer
Leggi l'intervista a Massimo Carlotto

Dieci anni dopo il lancio di Arrivederci amore, ciao e il grande successo di Nordest e Perdas de Fogu il nuovo romanzo di Massimo Carlotto.
Dopo 11 anni di vita “onesta” Giorgio Pellegrini, l'indimenticabile protagonista di Arrivederci amore, ciao viene truffato dal suo avvocato che, dopo averlo derubato, lo costringe a diventare un galoppino della criminalità organizzata. Giorgio diventa vittima di un complesso incastro di interessi ed è costretto a subire. Proprio lui che per diventare un “vincente” non aveva esitato a rubare, rapinare, stuprare e uccidere. Vorrebbe ribellarsi, trovare una via d'uscita e riprendersi la sua vita tranquilla di imprenditore di successo del Nordest però il tempo è passato e ora si rende conta di non essere in grado di affrontare i suoi avversari in uno scontro diretto... ma le vie del crimine sono infinite e Giorgio Pellegrini è troppo intelligente e crudele per rassegnarsi al ruolo di vittima.

Recensione di Diego Thriller
Giorgio Pellegrini è un vero bastardo! E' uno sfruttatore, un assassino, un sadico e con le donne, per le sue donne, non ha alcuna pietà! Dopo undici anni di una vita normale a capo di un famoso bar chiamato la Nena, meta mondana per politici e gente per bene, Pellegrini viene truffato dal suo amico e cliente di punta del locale,l' onorevole Brianese, avvocato che 11 anni prima gli aveva ripulito completamente la fedina penale restituendogli una vita nuova. In questi undici anni per Brianese ha fatto di tutto per assicurargli privacy ed escort di lusso sicure per evitare all'onorevole spiacevoli sorprese nel mondo del gossip con spiacevoli conseguenze per la sua posizione politica, e organizzato feste e festini per tutto lo staff del partito. Tanto è la fiducia reciproca, che Giorgio affida sempre tutti i suoi risparmi, che non sono pochi, all'avvocato, ma nell'ultimo affare Brianese perde tutto. Pellegrini però sente di essere stato raggirato e da qui, per riavere indietro i suoi soldi non si ferma davanti a niente, tradendo, uccidendo e torturando chiunque rappresenti per lui un'ostacolo o possa dargli un'informazione importante dando inizio al crimine creativo. Unica droga in grado di calmarlo, sono le sue donne, Martina la moglie ufficiale, Gemma la migliore amica della moglie imposta da Giorgio e Nicoletta, socia nell'affare escort, che ogni tanto gli fa qualche servizietto orale. 

"Spinning Baby, Spinning....
Un libro per me bellissimo, che tiene un ritmo alto tenendo incollato il lettore alle pagine, raccontando una storia di attualità e soprattutto molto vera e nera, senza un barlume di speranza. Storie d'Italia, politici corrotti e puttanieri, mafia, criminali senza pietà come Giorgio Pellegrini. 
Come ha detto l'autore del libro Massimo Carlotto alla fiera di Torino, la criminalità, quella vera, parte dalle alte sfere della politica.......e dopo aver letto questo libro, come non dargli ragione!

Voto Thrillerpage:


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Le recensioni sono personali, e noi non siamo dei critici ma dei semplici lettori. Aggiungendo commenti a questo post e facendo nuove recensioni aiuterete questo blog a bilanciare i giudizi. Grazie.



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4 commenti:

  1. Condivido pienamente quanto scritto da Diego.
    Carlotto ci regala un sequel di "Arrivederci amore, ciao" che è un capolavoro.
    Pellegrini è un uomo senza scrupoli, un arraffone, un manipolatore della peggior specie, insomma, un gran bastardo. Eppure è una figura del male che affascina, ci troviamo ad ammirare la sua intelligenza e il suo essere senza scrupoli davanti a qualsiasi cosa la vita gli presenti, che siano le donne, l'avvocato onorevole traditore o la criminalità organizzata! Cade sempre in piedi e riesce comunque ad approfittare di qualsiasi situazione.
    Un libro molto amaro ma purtroppo veritiero sino all'ultima riga.
    Complimenti a Carlotto e al prossimo libro.

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  2. Giorgio Pellegrini è un individuo assolutamente detestabile e violento. Quella violenza psicologica che, in quanto donna, mi fa provare molta rabbia e devo dire che questa volta Carlotto non ci ha risparmiato nulla. Il romanzo è denso di avvenimenti e procede a ritmo incalzante. In certi momenti sembra quasi che al lettore non voglia lasciare il tempo di "pensare". La storia raccontata da Carlotto ha dei personaggi che potrebbero far parte di una situazione reale come quelle che spesso leggiamo nella cronaca nera/giudiziaria di certe zone della nostra Penisola. Che dire? Massimo Carlotto è lo scrittore noir che maggiormente conosce il nord-est e quindi è giusto che racconti quella zona.
    Il taglio dei suoi romanzi mi piace, questo, durante la lettura, ti lascia con l'acqua alla gola, chi ama il genere noir non può fare a meno di leggerlo.

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  3. Raramente un personaggio "bastardo" come Pellegrini può coinvolgere il lettore come capita in questo caso. Sono una lettrice di noir e speravo che dopo "Arrivederci amore ciao" l'autore si ricordasse di lui e gli dedicasse un sequel. Si legge d'un fiato ed è lo spaccato di una realtà che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, ma che non sappiamo descrivere con la stessa insensibilità ed acutezza. Grazie Carlotto, a presto.

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  4. Noir serrato e avvincente senza concessioni ad altri generi o divagazioni. Non c'è un personaggio positivo in tutto il libro ed è impossibile stabilire un'empatia con nessuno di loro. Come dice la quarta, il protagonista è un autentico predatore. Corruzione come stile di vita. Pote...re che nasce dalle stesse matrici: Politica e Malavita. Alla fine della lettura (veloce; letto in poco più di un giorno) ti chiedi se la realtà è così diversa e accendendo la Tv ti accorgi che...non è poi così diversa. Il libro mi è piaciuto ma non condivido ne apprezzo troppo una certa nota di compiacimento da parte di Carlotto nel descrivere le "gesta" del suo "eroe" Mostra altro

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