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lunedì, marzo 28

NIENTE, TRANNE LA PIOGGIA di Sergio Paoli

Cristina Aicardi ha detto: Vasco Lubrano è il testadura delle cause perse, odia i casi abbandonati e insegue la giustizia ad ogni costo. In una società dove pare regni solo l'indifferenza ed il tornaconto personale, lui è convinto che nessun caso sia insignificante, che non si debba mai abbandonare una causa, soprattutto se giusta, perchè il tempo passa inesorabile e le occasioni per poter fare qualcosa di buono diminuiscono....







Titolo Niente tranne la pioggia
Autore Sergio Paoli
Dati 2011
Editore Todaro editore

Vasco Lubrano sovrintendente capo in forza alla Polizia Giudiziaria di della procura di Bergamo, finisce sempre quello che inizia. Di lasciar perdere l'indagine sull'omicidio di una prostituta moldava,trovata a pezzi in un sacco della spazzatura,non ne vuole proprio sapere.Perchè glielo ha chiesto un vecchio amico.Perchè è convinto che nuove morti siano collegate.Perchè intuisce dietro a questi terribili omicidi , interessi "altri",più importanti ( per gli assassini),della morte di prostitute, librai e poliziotti. Perchè nella sua vita caotica qualche punto fermo ci vuole.


Cristina Aicardi ha detto:
Vasco Lubrano è il testadura delle cause perse, odia i casi abbandonati e insegue la giustizia ad ogni costo. In una società dove pare regni solo l'indifferenza ed il tornaconto personale, lui è convinto che nessun caso sia insignificante, che non si debba mai abbandonare una causa, soprattutto se giusta, perchè il tempo passa inesorabile e le occasioni per poter fare qualcosa di buono diminuiscono. Lubrano vive con la costante sensazione di non avere fatto tutto quello che era in suo potere, odia stare fermo a guardare impotente quello che gli succede intorno , vorrebbe cambiare il mondo anche se è conspevole che nessuno può realmente farlo.Per questo motivo è l'unico che si affanna sul caso di alcune prostitute moldave uccise, che muoia un povero od un ricco per lui non fa differenza. Lubrano rifugge dalle moderne tecniche investigative , è un uomo d'intuito , segue l'istinto e si affida alla l sua originale tesi della "tettonica a zolle" applicata alle indagini : dallo scontro fecondo di opinioni opposte può nascere la scintilla che porta all'intuizione decisiva. Con questa sua personale tecnica e la sua testardaggine, Lubrano scopre la rete di interessi mafiosi che sta coprendo la città di Bergamo con l'avvicinarsi dell' expo di Milano. Traffici illleciti, riciclaggio, bande di slavi , mafia ..cattiveria ma anche buoni sentimenti,una storia che purtroppo rispecchia la realtà delle nostre città . Da leggere per non stare fermi a guardare.

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1 commento:

  1. sinceramente dei tre libri che ho letto di Paoli, questo è quello che mi è piaciuto di più. Decisamente più coinvolgente ,sia per il tema trattato che per la figura del protagonista, così problematico e combattuto; molto meglio di Marini, che in fondo non era un vero protagonista. Mi sono però dovuta rileggere un paio di volte il finale perchè non riuscivo bene a comprenderlo. Può essere che mi sia piaciuto di più anche perchè è un po' più "giallo" degli altri due . Lettura scorrevolissima. mai un momento di noia, anzi...

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