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sabato, dicembre 11

Recensione de IL CAREZZEVOLE - di Massimo Lugli

Titolo Il carezzevole
Autore Lugli Massimo
Prezzo di copertina € 14,90Dati 2010, 332 p., brossura
Editore Newton Compton (collana Nuova narrativa Newton)


Marco Corvino è un trasognato cronista alle prime armi, appena approdato alla redazione di un quotidiano romano. Siamo all'alba degli anni Settanta: i fermenti politici agitano le piazze, mentre dai bassifondi esplode la malavita organizzata con le sue guerre criminali. Tra un reportage nel ventre della metropoli e un attentato, tra una rapina e un'intervista a uno stupratore, la violenza urbana in tutte le sue forme diventa per lui pane quotidiano. Ma qualcosa cambia quando sulla sua strada si mette un killer spietato, il "Carezzevole", un assassino senza nome e senza volto, che uccide le sue vittime in un gioco psicologico perverso fatto di trappole, indizi, deliri, con un rituale legato ai cinque elementi della tradizione cinese: acqua, terra, fuoco, legno, metallo... Sfidato dal killer, Marco cercherà di resistere alla seduzione del male, ma dovrà scavare fino in fondo alla propria coscienza per arrivare al confronto finale con l'assassino




Cristina Aicardi ha detto: Leggendo ci si aspetta sempre un colpo di scena che non ci sarà mai.

Due trame distinte che si incrociano solo nel finale: da una parte la descrizione delle efferatezze de " il carezzevole" , killer psicopatico che tortura le sue vittime secondo un assurdo rituale dei 5 elementi, dall'altra la storia, più lunga ed articolata, dell'apprendista giornalista di cronaca nera che si trova alla fine a fare i conti con "Il carezzevole. Diverso anche lo stile della narrazione delle due storie, crudo e violento per il primo, molto ironico e abbastanza cinico per il secondo. E' un libro che prende sia per l'efficacia dello stile narrativo, conciso e senza lungaggini, sia come già detto per l'ironia ed il cinismo che lo rendono estremamente piacevole.Unica delusione nel finale: quando finalmente le due storie si incrociano, si ha una brusca accelerazione degli eventi,che si susseguono senza forse il giusto approfondimento che la storia avrebbe meritato e che lasciano un vago senso di incompiuto. L'autore si è soffermato di più sulla descrizione della vita del giovane giornalista, con i suoi rapporti con la famiglia, con le donne, la sua passione per le arti marziali, che sulla parte del serial Killer che in fondo era quella che più poteva interessare,e che rimane invece un po' in secondo piano, poco approfondita ,assente la caratterizzazione del personaggio. Leggendo ci si aspetta sempre un colpo di scena che non ci sarà mai.



1 commento:

  1. L'autore si sofferma sulle esperienze giornalistiche di Marco Corvino, ma offre anche degli spunti e cerca di far conoscere al lettore il carattere, la vita personale di questo ragazzo.
    Ma la narrazione è intercalata dal resoconto delirante di un pazzo che "insegna" il dolore, il Carezzevole appunto!! E solo a metà romanzo le due parti si "incontrano". Però Lugli ti lascia sempre un pò in sospeso, perché il Carezzevole si fa sempre più ossessivo nei confronti del giovane reporter. In questa parte c'è tutta la tensione narrativa di un noir, c'è una grossa spinta ad arrivare alla fine del libro.
    Devo ammettere però che dopo tanto "penare", la conclusione mi ha dato un certo sollievo.
    Massimo Lugli è il tipico scrittore di noir, non lascia respiro!!

    18 giugno 2011 00:19

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