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martedì, novembre 9

CASINO TOTALE - di Jean-Claude Izzo


Titolo Casino totale
Autore Izzo Jean-Claude
Prezzo di copertina € 8,50
Dati 1999, 256 p.
Traduttore Ferri B.
Editore E/O (collana Tascabili e/o)

Dopo anni di vagabondaggi nei mari del Sud, Ugo torna a Marsiglia per vendicare Manu, l'amico di gioventù assassinato dalla malavita. Ma anche lui resta ucciso e toccherà a un terzo amico, Fabio Montale, il compito di fare giustizia. Tutti e tre - Ugo, Manu e Montale - sono cresciuti nei vicoli poveri del porto di Marsiglia. Assieme hanno fatto i primi furtarelli, poi qualche rapina, ma hanno anche condiviso i sogni di paesi esotici, i primi dischi e i primi libri, le nuotate in mare, le ubriacature. E soprattutto hanno amato la stessa donna, Lole. Poi le strade si sono separate: Manu si è perso in giochi criminali troppo grandi, Ugo è partito, Montale è diventato uno strano poliziotto, più educatore di strada nei quartieri che sbirro.


Maria Pinto ha detto: Più della trama, a volte complicata per la presenza di troppi personaggi, quello che mi ha colpito del noir di Izzo è l'atmosfera


Più della trama, a volte complicata per la presenza di troppi personaggi, quello che mi ha colpito del noir di Izzo è l'atmosfera: non solo l'ambientazione e quindi Marsiglia, ma anche l'uso degli odori presenti anche nelle situazioni più drammatiche... sembra quasi di odorare la menta, il basilico, il timo e questo mi è piaciuto molto....Poi la storia: un'amicizia iniziata nei bassifondi marsigliesi tra Fabio, Manu e Ugo... e Lole, la donna che fece innamorare tutti e tre.... dopo alcune cretinate fatte insieme si perdono di vista, ognuno prende la sua strada e se Fabio diventa poliziotto, anche se un poliziotto sui generis, gli altri due continuano ad essere due balordi, anche se balordi con dei principi....Manu, viene ucciso, Ugo gli rende "giustizia" e viene a sua volta ucciso e Fabio cercherà di scoprire come e perchè.
Il cinismo di Fabio, soprattutto nel rapporto con le donne, lo rendono un personaggio unico, difficile da dimenticare...tantissime donne gli ruotano intorno: Babette, Leila, Marie-Lou, Simone....ma lui ha occhi, cuore e testa solo per Lole e qui si chiude il cerchio...
"Menta e basilico.L'odore mi invase i polmoni, rimessi a nuovo. Il cuore inizioò a battermi All'impazzata. Respirai profondamente. Sul tavolo, le piante di menta e basilico che avevo innaffiato ogni volta che ero passato da Lole. Vicino, una valigia di tela, e un'altra, più piccola, di pelle nera......[...] 
"-Annaffiarle, significava far vivere l'anima del posto. Sei stata tu a insegnarcelo. Lì dove vive l'anima, l'altro è vicino. Avevo bisogno della tua esistenza. Per andare avanti. Aprire le porte intorno a me. Vivevo nel chiuso. Per pigrizia. Ci si accontenta sempre più facilmente. Un giorno, ci si accontenta di tutto. E si crede di aver trovato la felicità.-"

Jean-Claude Izzo
Biografia
Jean-Claude Izzo nacque a Marsiglia il 20 giugno 1945 da padre italiano, originario del paese di Castel San Giorgio in provincia di Salerno, emigrato giovanissimo in Francia, e da madre francese (ma il nonno materno era spagnolo). Frequentò una scuola professionale e nel 1963 iniziò a lavorare come commesso in una libreria e a militare nel movimento cattolico Pax Christi.

Nel 1964 partì militare e venne destinato a Gibuti. Durante la leva pubblicò alcuni articoli su un giornale dell'esercito; ma nel complesso fu per lui un periodo decisamente brutto: venne infatti condannato ad un mese di carcere militare e perse 15 chili. Nel 1966, rientrato a Marsiglia, riprese la sua militanza in Pax Christi e si iscrisse al Partito Socialista Unificato (PSU) nelle cui liste fu candidato alle elezioni legislative nel collegio di Marsiglia (giugno 1968). Nell'agosto dello stesso anno aderì al Partito Comunista Francese (PCF). Nel 1969 si sposò con Marie Hélène Bastianelli, conosciuta tre anni prima, e iniziò a collaborare con La Marseillaise Dimanche, rivista del quotidiano comunista della regione.

Nel 1970 insieme alla moglie lasciò Marsiglia per stabilirsi in un piccolo paese a una cinquantina di chilometri di distanza. Qui iniziò a lavorare come bibliotecario, pur continuando la sua collaborazione con La Marseillaise Dimanche e, a questo periodo, risale anche la pubblicazione della prima raccolta di poesie: Poèmes à haute voix. Nell'anno successivo scrisse un testo teatrale, poi messo in scena da César Gattegno e la Compagnie du Rocher.

Nel 1972 oltre ad essere assunto come giornalista da La Marseillaise, pubblicò la sua seconda raccolta di poesie e diventò padre. Nel 1974 divenne caporedattore e pubblicò una nuova raccolta di poesie, Etat de veille. I suoi libri si fecero più frequenti: Braises, brasiers, brûlures, un'altra raccolta di poesie, venne pubblicata nel 1975; lo stesso anno vide la luce anche Paysage de femme e, l'anno successivo, Le réel au plus vi".

Nel 1978, pubblicò Clovis Hugues, un rouge du midi. Ma il 1978 fu soprattutto l'anno della rottura con il PCF e della separazione dalla moglie. All'inizio del 1979 lasciò anche La Marseillaise e per un certo periodo visse di piccoli lavori. Nel 1980 iniziò a lavorare per il giornale La Vie Mutualiste di cui sarà redattore dal settembre 1982 all'aprile 1985 per diventare poi caporedattore quando il giornale cambiò il proprio nome in Viva. Si tratta comunque, nonostante la stasi nella produzione libraria, di un periodo di grande attività; diventò infatti animatore di una radio e partecipò alla fondazione di una rivista di poesie.

All'inizio del 1987 si trasferì a Parigi e, a fine luglio, lasciò Viva. Anche gli anni successivi furono anni di multiformi attività: collaborazioni con numerosi giornali e riviste, organizzazione di grandi eventi letterari, scrittura di sceneggiature cinematografiche e di testi di canzoni.

1 commento:

  1. Casino Totale! Un piccolo grande libro.
    L'ambientazione:
    la parte che mi è piaciuta di più, sono stato a Marsiglia poco tempo fa, ho passeggiato per la rue Canebiere, per il porto, ho mangiato nei ristorantini, bevuto Pastis nei bar, praticamente ho letto il libro con la mappa in mano, per vedere dove Izzo ha collocato la sua storia e l'ho vissuta come se fossi li in strada, sono amante del Lagavulin, mi piace il basilico, la menta, i vini bianchi che descrive, mi piace pescare, Marsiglia trasuda Noir, città azzeccatissima per il genere, è una città "pericolosa".
    La storia:
    un libro violento. Doloroso. Ma nello stesso tempo ricco di speranza.
    Ogni frase è perfetta, il ritmo veloce le trascina una dietro l'altra. Si vorrebbe avere più tempo per gustare le parole, ma si vuole andare avanti per scoprire il seguito, uniche, mai uguali a sé stesse e riascoltarle le farebbe cambiare.
    I personaggi:
    Fabio Montale Vive, non si limita a esistere, agisce senza sogni e speranze, ma vuole darne di normali, di ragionevoli, combatte sapendo che può cadere, coraggio vero.
    Leggetelo, anche per i non amanti del genere, anche solo per conoscere Marsiglia e la sua gente, che il libro descrive molto bene, e perchè no, imparare anche qualche ricetta culinaria!!!!!
    Diego.
    Un grazie speciale a chi lo ha consigliato.

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