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lunedì, ottobre 25

LA COLPA DI VIVERE - di Barbara Goti


LA COLPA DI VIVERE
 di
 Barbara Goti


Per quattro lunghi anni, in una Livorno attonita e arrabbiata, un assassino sconosciuto massacra delle adolescenti con delle coltellate in pieno ventre.
Anna Rodomonti e la sua squadra di giornalisti indagano sul caso: la verità è dietro ogni angolo, ma si nasconde, trasparente come un fantasma.
Anna la cerca, la insegue. Fino a scoprire l'assassino.
E suo malgrado, anche il colpevole.







Patrizia Seghezzi ha detto: Descrizioni molto dettagliate e uno stile di scrittura piacevole che tengono vivo l'interesse sempre, in ogni pagina.

Decisamente interessante questa scrittrice al suo esordio. Ha una scrittura lineare, pulita, ricca di dettagli e che sa trasmettere emozioni (non e' una cosa da poco!).
La figura di Anna, giornalista vedova che vive con la madre e il figlio e' molto ben tratteggiata, e i personaggi che la circondano altrettanto, soprattutto i due collaboratori/amici con i quali forma la squadra incaricata di seguire il caso dell'assassino soprannominato "il Parrucchiere".
Descrizioni molto dettagliate e uno stile di scrittura piacevole che tengono vivo l'interesse sempre, in ogni pagina.
L'autrice ci fa capire chi e' l'assassino, ma il ritmo rimane incalzante sino ad un epilogo che.... ti fa rimanere con l'amaro in bocca.
Un libro d'esordio davvero notevole, consigliato vivamente.





Booktrailer





Barbara Goti


Barbara Goti è nata a Livorno nel 1962. Per oltre quindici anni ha lavorato in Radio Flash, radio leader della sua città, in qualità di copy writer e speaker, e ha scritto testi per alcuni cantanti emergenti. Nel 2009 ha spedito un suo breve racconto al Premio Massimo Troisi. Non ha vinto. Uno dei giurati, però, colpito dalla sua scrittura serrata e piena di ritmo, l'ha contattata. Il giurato in questione è Aldo Putignano, il direttore editoriale di Boopen LED: questo è il suo primo romanzo.
Se volte leggere i primi capitoli, cliccate Qui

2 commenti:

  1. Il primo, della decina di libri di autori esordienti che la "giuria di Thriller" promuove nel proprio blog.

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  2. Un libro piacevole, che ha il pregio di essere scritto in maniera semplice e lineare. Anche se l'identità dell'assassino è intuibile abbastanza presto, si vuole comunque arrivare alla fine per conoscere il modo in cui verrà smascherato. Credo che, in fondo, all'autrice interessasse di più narrare i rapporti, spesso difficili e conflittuali, fra la protagonista ed il figlio adolescente. Interessante, almeno dal mio punto di vista, la descrizione di come si svolge il lavoro in una redazione giornalistica e di come, a volte, i giornalisti stessi si trasformino in "investigatori". Un'ultima annotazione: dalle pagine del romanzo traspira l'amore della scrittrice per la sua città, Livorno, di cui ci descrive varie zone, il carattere e la mentalità degli abitanti e, cosa non meno importante, qualche specialità culinaria.

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