Bastano pochi minuti di visione che subito si capisce quanto di ottimo livello sia il nuovo adattamento cinematografico di It, il romanzo capolavoro e bestseller di Stephen King (edito in Italia da Sperling & Kupfer), che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 19 ottobre e che è già campione di incassi negli Stati Uniti battendo ogni record.
Era da anni che sul grande schermo non si vedeva un horror del genere e il merito va non solo, ovviamente alla grande storia ideata dal Re del Maine, ma anche al genio innovativo, fresco e dalla mentalità letteralmente horror del regista Andres Muschietti.
Il regista argentino - e così anche i tre sceneggiatori che hanno lavorato al testo, ovvero Chase Palmer, Cary Fukunaga e Gary Dauberman e per i produttori della New Line Cinema e Warner Bros - riescono a cogliere appieno lo spirito e la natura del romanzo di King, rielaborandolo, aggiornandolo e dandogli nuova luce vitale.
L'adattamento risulta non solo calzante e pienamente in linea con l'idea del romanziere horror più venduto di sempre, ma diviene cinematografico al 100% trasportando sul grande schermo ciò che l'autore ha messo su carta, con un linguaggio completamente differente. Così le scene e gli accadimenti sono diversi da quanto scritto dal King nella forma, ma simili nella sostanza.
Da quando si spengono le luci si entra a Derry, città immaginata dallo stesso scrittore che riprende la sua Bangor, e si viene catapultati in una spirale di orrore e tensione, stemperata saggiamente da intermezzi sarcastici e referenziali che alleggeriscono una storia molto coinvolgente e con tematiche forti e sempre attuali.
L'amicizia, l'affrontare le proprie paure, i pericoli che i ragazzi vivono nei tempi moderni sono solo i tre cardini principali intorno a cui ruota tutta la storia pienamente colta da Muschietti.
Siamo sicuri che It - almeno in questa prima parte che narra le vicende di quando i protagonisti erano ragazzi, mentre la seconda parte sembra uscirà nelle sale nel 2019 - diventerà un classico della cinematografia di genere (e non solo) mondiale.
Ottime le interpretazioni di tutti i protagonisti, su tutti spicca la grande prova dello svedese Bill Skarsgård che interpreta Pennywise/It perfettamente a sua agio nella parte.
Insomma differentemente dal altre trasposizioni cinematografiche di altri suoi romanzi, questa volta Stephen King non potrà proprio lamentarsi di quanto uscito dalla cinepresa di Muschietti.
Nessun commento:
Posta un commento