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lunedì, giugno 15

Recensione - "Nature morte a Firenze" di Simone Togneri

Recensione a cura di Massimo Minimo

"Nature morte a Firenze" di Simone Togneri è il nuovo thriller edito da Frilli Editori e recensito quest'oggi da ThrillerPages
Terza avventura per la singolare coppia d’investigatori formata dall’ex poliziotto Simòn Renoir e dal commissario Mezzanotte. A Firenze si aggira un feroce assassino che uccide le sue vittime mettendole poi in posa e ritraendole in “nature morte”. Il primo a essere colpito è un professore universitario molto chiacchierato, poi tocca a una coppia sposata, per arrivare infine a un gallerista d’arte. Dopo quest’ultimo omicidio appare evidente come tutte le vittime fossero in qualche modo legate a Simòn. Nonostante Mezzanotte non creda alla colpevolezza dell’ex collega, qualcuno all’interno della questura fiorentina la pensa diversamente. Chi è dunque l’assassino? Davvero il Renoir o una persona che vuole incastrarlo? E perché? Tutto sarà svelato in un crescendo di colpi di scena, con un finale che lascia l’amaro in bocca e che ha le sue radici in un lontano passato.

Ritroviamo con piacere i due protagonisti, Simòn e Mezzanotte. Il primo, dopo l’addio alla Polizia, prova a fare il pittore ma è costretto a riciclarsi come imbianchino. Il commissario, legato all’amico da un rapporto simile a quello di un padre con il proprio figlio, mette in gioco la sua carriera e la sua reputazione per difenderlo dall’accusa di essere un assassino. Anche perché sa che Simòn si porta addosso un grosso peso, quello di non aver saputo aiutare adeguatamente il fratello Auguste, finito nel giro della droga e svanito nel nulla ormai da qualche anno. L’autore è bravo nel tenere alta la tensione narrativa sino al finale, che scioglierà tutti i nodi in maniera davvero sorprendente.

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