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giovedì, giugno 6

Recensione L'OSCURA MEMORIA DELLE ARMI di Ramón Díaz Eterovic

Recensione a cura di Massimo Minimo

L’omicidio di Germàn Reyes, attivista dei diritti umani, viene archiviato dalla polizia di Santiago come un caso di rapina finita tragicamente. La soluzione non convince la sorella del defunto, la quale assume così l’investigatore privato Heredia per far luce sulla vicenda. Aiutato da una serie di singolari personaggi, Heredia porterà a galla una verità molto scomoda, legata ai fantasmi di un passato che il Cile non potrà mai dimenticare.
“L’oscura memoria delle armi”, prima ancora che un avvincente romanzo poliziesco, è davvero un gran bel libro. A cominciare dal protagonista, di cui l’autore in dodici avventure non ha mai rivelato il nome. Heredia è un uomo disincantato, a volte cinico, che ha adottato una visione donchisciottesca della vita e che divide l’appartamento con il suo gatto Simenon. Un felino particolare con cui l’investigatore dialoga, ottenendo risposte salaci e spesso decisive per le proprie indagini.
La grande passione di Heredia sono, però, i libri: dai poeti sudamericani ed in particolare cileni ai grandi classici del genere giallo e noir. A chi gli chiede perché legga, lui risponde: “ Per vivere, per sognare, per capire in che mondo mi trovo”. Il caso che gli viene affidato è strettamente legato alla pagina più nera del Cile, la dittatura di Pinochet. Nonostante il paese sia, almeno ufficialmente, una democrazia, tanti militari macchiatisi di colpe orrende vivono ancora a piede libero, godendo di totale impunità ed occupando ruoli importanti nella società; il tutto con il chiaro intento di dare un colpo di spugna al passato e cancellare la memoria. A ciò si oppongono i componenti delle “funas” antiregime con cui Heredia entra in contatto. Sullo sfondo una Santiago piena di odori e di colori, di contraddizioni e di gente che si arrabatta per sbarcare il lunario. Così è anche per il nostro eroe, che con la sua ironia e la sua simpatia non potrà non conquistare i lettori.


TRAMA: Germán Reyes, un attivista dei diritti umani, sopravvissuto alla dittatura di Pinochet, è assassinato in circostanze misteriose. È la sorella maggiore della vittima, la professoressa Virginia Reyes, a chiedere al detective privato Heredia di occuparsi del caso. Malgrado le reticenze iniziali, un po' per indole, un po' per necessità, Heredia finisce per accettare il caso. Le indagini sull'omicidio di Reyes lo porteranno a rovistare nei bassifondi più cupi della storia cilena: le torture di Pinochet, la dolorosa transizione alla democrazia, l'impunità dei militari, il loro riciclo sotto nuove vesti nella società civile e con esso il sistematico tentativo - complice la connivenza di buona parte della società civile - di cancellare ogni traccia di memoria. A dare man forte a Heredia una fitta costellazione di personaggi secondari (il fido chioscaro Anselmo, l'amico commissario Bernales, avvocati e dimostranti delle funas antiregime, oltre che un "doppio" di Heredia stesso, il detective Montegón) che contribuiranno, più o meno consapevolmente, a dipanare l'intricata matassa e a consegnare a Virginia Reyes la soluzione della scomparsa del fratello.

Titolo L'oscura memoria delle armi
Autore Diaz Eterovic Ramon
Prezzo € ; Anno 2013
Editore Atmosphere Libri


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