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sabato, dicembre 3

Recensione de ZENTROPIA di Adriano Barone

Recensione a cura di Cristina Aicardi:

Adriano Barone ambienta il suo romanzo “Zentropia” in un futuro non troppo lontano, anzi così vicino che non si fatica affatto a immaginarlo come possibile e reale. Non parliamo quindi di un libro di fantascienza, di qualcosa di astratto e intangibile, ma di qualcosa che pur nella sua indubbia esagerazione rimane comunque ancorato a un mondo nuovo che ha nel grottesco, nell’eccesso, il suo punto di forza. Un romanzo che strizza l’occhio a una certa cultura avant-pop americana e, per il quale, non sembra una forzatura parlare di una sorta di realismo magico. Realismo contaminato da realtà virtuali, violenza e geniali intuizioni. Una lettura diversa e interessante, nel segno della sperimentazione e dell’innovazione.



TRAMA: Italia, dopo la guerra civile. Un gruppo terroristico preferisce le pratiche contra-sessuali alle strategie paramilitari. Bea è la leader indiscussa, un'operazione d'alta chirurgia ha trasformato il suo corpo in un unico e libidinosissimo punto G. Lei e i suoi compagni sono pronti a contrastare la rigorosa morale della restaurazione. Ma non riusciranno mai ad attaccare con mitra e passamontagna il tempio della nuova religione che si diffonde per il paese: l'Asomatismo, i cui adepti si fanno amputare gli arti e meditano sul nulla, tentando di rimuovere il ricordo della realtà che gli sta attorno. Tra ragazzini nazi chic malati di ultraviolenza, Retroambulanti nostalgici del passato e incapaci di guardare verso il futuro, "Zentropia" vi condurrà in un mondo grottesco, intrigante e assolutamente impossibile.


Titolo Zentropia
Autore Barone Adriano
Prezzo di copertina € 9,50
Dati 2011, 128 p., brossura
Editore Agenzia X (collana Inchiostro rosso)


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