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domenica, aprile 10

Recensione de IL VALZER DEGLI SFREGIATI di Guillaume Prévost

Titolo Il valzer degli sfregiati. 
          Il primo caso dell'ispettore Simon
Autore Prévost Guillaume
Prezzo di copertina € 18,00
Dati 2011, 288 p., brossura
Editore Leone
(collana Mistéra)

Leggi la Recensione e la trama del libro

«Ragazzo, le apparenze spesso ingannano. E a volte conviene che i colpevoli siano gli innocenti!» Parigi, 1919. Mentre fervono i preparativi per la conferenza mondiale di Versailles, le proteste socialiste e il caso Landru scuotono Parigi. Ma un nuovo serial killer sembra essere uscito dall’ombra per terrorizzare la città....Parigi, 1919. Mentre fervono i preparativi per la conferenza mondiale di Versailles, le proteste socialiste e il caso Landru scuotono Parigi. Ma un nuovo serial killer sembra essere uscito dall’ombra per terrorizzare la città. Dietro di sé lascia cadaveri senza volto, mutilati come tanti reduci della Grande guerra. Potrebbe essere solo una disperata vendetta per gli orrori patiti durante il conflitto, oppure vuole nascondere una verità scomoda? L’ispettore Simon, da poco entrato nelle forze dell’ordine, si ritrova suo malgrado coinvolto in prima persona nelle indagini: sarà proprio lui a dover sbrogliare una vicenda che sembra già essere chiusa e per farlo dovrà affrontare i suoi fantasmi e lasciarsi alle spalle le tragiche memorie del fronte. Per sempre.


Eugenio Taini ha detto:
Excéllent M. Prévost!
E' solo un romanzo certo, ma un romanzo che ha molti meriti. Innanzi tutto l'epoca ed il luogo: Parigi, 1919, un intero continente esce da una guerra devastante, forse la più brutale della storia, un'intera generazione di uomini e donne, irrimediabilmente colpita nel corpo e nello spirito. E tra questi gli sfregiati del titolo ("les gueules cassées" del titolo originale, letteralmente "le facce spaccate"), persone che hanno semplicemente, orribilmente, perso il volto. Questo libro merita di essere letto, anche solo per il capitolo dedicato a costoro: veramente commovente. Detto questo, chiarito il merito storico che Prévost acquisisce, bisogna anche dire, che ci troviamo in presenza di un ottimo giallo, con tutti i crismi del genere, non ultimo un finale davvero sorprendente. Per chi ama la storia ed i gialli.
Voto 1 2 3 4 5  


Il valzer degli sfregiati è il primo caso di un ispettore che farà parlare di sé, François-Claudius Simon. Guillaume Prévost ricostruisce con intelligenza e accuratezza storica una Parigi dalle molte facce, trascinandoci per mano in quei giorni tumultuosi con grazia e naturalezza. Un affresco affascinante e seducente.

Un serial killer si aggira per la capitale francese sfregiando barbaramente i volti delle sue vittime, tutte reduci del conflitto appena terminato. Perché lo fa? Quale segreto si nasconde dietro questi omicidi? L’indagine porterà Simon e il capo ispettore Robineau a scoperte sconcertanti, mentre Parigi s’infiamma delle proteste socialiste e il Trattato che si sta redigendo a Versailles preannuncia un cupo futuro incombente sull’Europa.


Guillaume Prévost (1964) è ricercatore e professore di Storia a Parigi. Autore di vari romanzi gialli di ambientazione storica, è al suo quarto romanzo, e per la prima volta dà vita a una serie con il medesimo detective, François-Claudius Simon. 






In Italia sono stati già pubblicati presso Sellerio I sette delitti di Roma (2003), L’assassino e il profeta (2004) e Jules Verne e il mistero della camera oscura (2005).

Bibliografia
Histoire: Terminales L, ES, S, 1999, insieme a Pierre Grosser e Pierre Ramognino.
Les sept crimes de Rome, 2000 (I sette delitti di Roma, 2003).
L'Assassin et le Prophète, 2002 (L'assassino e il profeta, 2004).
Le mystère de la chambre obscure, 2005 (Jules Verne e il mistero della camera oscura, 2005).
Le livre du temps, Tome 1: La pierre sculptée, 2006.
Le livre du temps, Tome 2: Les sept pièces , 2007.
Le livre du temps, Tome 3: Le cercle d'or , 2008.
La Valse des gueules cassées, 2010.

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1 commento:

  1. Una Parigi scossa dagli eventi della guerra appena terminata e attraversata dalle manifestazioni sindacali fa da sfondo a questo giallo originale e ben scritto.
    Interessante anche scoprire come già nel 1919 si analizzassero le impronte digitali ed esistesse un reparto della polizia dedicato all'analisi delle scene del crimine.
    Veramente commovente, come ha già sottolineato Eugenio, la descrizione dei feriti di guerra con il volto devastato e il loro cercare almeno una parvenza di normalità.
    Un buon giallo, sorretto da una scrittura scorrevole, mai noioso, che si legge volentieri.
    Spero in un secondo libro con lo stesso protagonista, un neo ispettore dell'anticrimine che risulta decisamente simpatico.

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