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lunedì, ottobre 18

RECENSIONE DE "CORPI SENZA VOLTO" - di Tess Gerritsen


CORPI SENZA VOLTO
 di
 Tess Gerritsen


Boston, pochi giorni a Natale. La città è imbiancata dalla neve, serrata dal gelo in attesa delle festività. Ma la morte non ha rispetto per luoghi sacri o ricorrenze: Maura Isles, patologa della polizia metropolitana soprannominata la Regina dei Morti, viene convocata dal detective Jane Rizzoli a ora tarda, nella cappella del convento di Nostra Signora della Divina Luce. A terra giacciono due corpi massacrati: la novizia Camille e suor Ursula, più anziana e con un passato nelle missioni del Terzo mondo. Per la giovane non c'è nulla da fare, ma sorella Ursula viene trasportata d'urgenza in ospedale. Forse, se riprende conoscenza, potrà fornire qualche indizio... Comincia così uno dei romanzi più intensi e drammatici di Tess Gerritsen, un thriller con risvolti agghiaccianti che non rinuncia a un'approfondita introspezione femminile. Perché, colpevoli o innocenti, vittime o investigatrici, sono proprio le donne al centro dell'intrigo. Jane Rizzoli e il segreto che porta dentro di sé e la costringe ad affrontare sentimenti che vorrebbe sfuggire. Maura Isles alle prese con la ricomparsa dell'ex marito, e con una passione che torna a riaccendersi. Sorella Ursula che ha visto ciò che non doveva vedere e Camille, la giovane, dolce Camille che scopriamo al centro di una tragedia ancor più straziante. C'è un legame fra tutto questo e l'orrenda scoperta di una donna fatta a pezzi in un sobborgo? Con una maestria che i suoi lettori le riconoscono indiscutibilmente in tutto il mondo, Tess Gerritsen dà vita a un romanzo crudo e amaro, ma capace di insospettate tenerezze nel tratteggio dei personaggi. Un incubo avvolto nel gelo invernale che protegge le mosse di un inafferrabile assassino.


Monica Lombardi ha detto: Questa autrice è davvero una fuoriclasse. 

"The Sinner, pubblicato in Italia come "Corpi senza volto", è il terzo romanzo della serie Rizzoli & Isles e il terzo che leggo di Tess Gerritsen. Questa autrice è davvero una fuoriclasse. All'inizio, ho pensato che per la prima volta non le avrei dato cinque stelline, ma quattro, perché la trama del giallo in sé ha forse meno mordente dei due romanzi precedenti, nel senso che non ci troviamo di fronte al cattivone con mente malata quasi impossibile da penetrare, ma a omicidi con moventi più... convenzionali, se vogliamo. E, vista la novità rappresentata dal punto di vista preferenziale di Maura Isles, sentivo la mancanza dei pensieri di Jane Rizzoli, personaggio a cui mi sono ormai affezionata.
Ma date un po' di pagine alla dottoressa Isles - "Doc", come la chiama Rizzoli - e vi conquisterà. E l'autrice ha ora a disposizione non una ma due protagoniste con cui "giocare". Sì, perché a mio avviso è in questo che risiede il principale talento della Gerritsen: quel suo saper fondere sapientemente trama e psicologia dei personaggi, e rendere l'una un mezzo per esplorare l'altra. Questi personaggi crescono, davanti al lettore. Capiscono e scoprono non solo l'identità dell'assassino. La loro vita si intreccia con l'investigazione senza artificialità, con (apparente) assoluta naturalezza. E il lettore non vede l'ora di reincontrarli nel romanzo successivo.
Come ho detto, una fuoriclasse."


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