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venerdì, aprile 27

Recensione PRIMA DI MORIRE di Gianni Farinetti

Voto 
Scusate l'ignoranza, ma fino ad ora non avevo mai sentito parlare di Gianni Farinetti.
Questo è il primo libro che leggo di questo autore e l'ho scovato per caso tra i Remainders di IBS. Incuriosito vado a dare un'occhiata su Anobii per leggere qualche commento e vedo un sacco di stelline e commenti positivi, così preso dalla  curiosità e il mio solito piacere di leggere autori che fino ad ora non ho mai letto, lo acquisto.
Inizio a leggerlo ma non mi prende la storia, anche se la scrittura e le descrizioni delle Langhe sono decisamente interessanti, così decido di lasciarlo a pagina quaranta per riprenderlo dopo un paio di letture che mi tentavano di più. L'ho ripreso in mano ieri,  e giorni fa sarebbe bastato leggere ancora una decina di pagine per convincermi all'istante a continuare la lettura.
E' in un grande casale isolato su di una collina nelle Langhe, un sito chiamato la Cangalupa, che anno dopo anno passa l'estate la famiglia della Signora Costanza, nonna dei nipoti Carlo ed Elisabetta, entrambi ventenni, rimasti orfani da piccoli dopo che i genitori hanno perso la vita un incidente in barca. Carlo va solo nei momenti liberi, quando gli studi universitari lo permettono, mentre Elisabetta ci passerà l'intera estate, dato che con il suo problema di droga ha bisogno di essere tenuta sotto controllo e curata dalla nonna.
Ci sono Emanuele, il vicino di casa e grande amico di Elisabetta, perdutamente innamorato di Carlo, Adele, dama di compagnia e infermiera della signora Costanza e l'aiutane domestica Rosa, con il figlio un po' ritardato Livio e il marito ubriacone, giocatore di tressette e scommettitore incallito, che si prende cura occasionalmente del giardino della villa.
Fino a che, improvvisamente in quel giorno felice di inizio estate che Farinetti ci descrive si consumano due omicidi che per non farvi perdere il gusto della lettura non vi dirò i nomi delle vittime e non pensate nemmeno leggendo quanto vi ho scritto di indovinare chi siano. Il bello di questo libro sta proprio nel fatto che anche quando saprete chi sono, e nonostante l'evidenza dei fatti, il finale che avrà luogo nella seconda parte del libro che ci racconta la seconda e ultima giornata, ma a ventitré anni di distanza, ribalterà sicuramente le vostre certezze.
Questo libro mi è piaciuto per la normalità delle vicende di tutti i giorni che accadono in qualsiasi famiglia e ci fa capire che il caso, l'imprevidibilità e il male si possono nascondere in ognuno di noi.
Se come me non avete letto nulla di questo autore ve lo consiglio, e trovate il libro online a soli €7,20

Recensione di Diego Thriller


TRAMA: Due giornate in campagna, in giugno e settembre, separate l'una dall'altra da oltre vent'anni. Al centro della vicenda un'antica casa di famiglia, la "Cagnalupa", nella quale si consumano due brutali omicidi. I luoghi sono le colline dell'Alta Langa piemontese fra Belbo e Bormida, una terra dura, aspra, selvatica. Lo sguardo del narratore si concentra sia sul ritmo della natura sia sulle minime occupazioni degli uomini e delle donne: Rosa fa il bucato mentre Costanza e Adele preparano la tavola; Elisabetta ed Emanuele sono in piscina, Livio li spia da dietro un cespuglio; Oreste falcia il prato. Ma una buia minaccia incombe sull'apparente serenità di una famiglia.

Titolo Prima di morire
Autore Farinetti Gianni
Prezzo di copertina € 16,00
Su Amazon €7,20
Dati 2004, 167 p., rilegato
Editore Mondadori  (collana Scrittori italiani e stranieri)
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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
Info su Gianni Farinetti
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2 commenti:

  1. Di Farinetti ho letto La verità del serpente, devo ammettere però che non mi ha colpito più di tanto, quindi per adesso passo:)

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  2. Ventitrè anni separano i fatti e la ( le ) soluzione ( i ) in questo bel noir di Farinetti, autore a me sconosciuto, ma che terrò presente per letture future.
    La "Cagnalupa" è la bellissima tenuta nelle Langhe, dove scorrono generazioni della famiglia Dogliani e delle persone ad essa legate. Le prime pagine presentano due omicidi, accaduti nella stessa notte di giugno, e le successive 150 ricostruiscono ciò che è accaduto. Ma è solo al capitolo finale che la ricostruzione troverà completezza e rivelerà una duplice soluzione, molto particolare.
    Mi è piaciuta immensamente l'ambientazione nella terra dei migliori vini piemontesi, così come mi è piaciuta la scrittura di Farinetti: ricca, densa, musicale e colorata. Bei personaggi, Costanza, su tutti. Umane debolezze distribuite equamente e un sapore sabaudo come sabauda è l'amica che mi ha fatto dono di questo bel libro.

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